Le infrastrutture stradali al centro della logistica in Italia, ieri come oggi. Un convegno tenutosi all’Unione Industriali di Torino lo scorso 27 ottobre ha sancito la creazione di un laboratorio permanente su logistica e trasporti che mira a “comprendere la macchina burocratica che gestisce la rete autostradale italiana e migliorarla anche in chiave europea”, ma anche ad aumentare l’occupazione dei neolaureati e le opportunità di crescita professionale degli studenti.

Un libro sulla storia delle infrastrutture stradali in Italia

Punto di partenza dell’iniziativa è stata la presentazione di un libro – ‘Fenomenologia delle autostrade italiane: vincoli e svincoli’ – scritto da Paolo Manzone e risultato di un intenso un lavoro di ricerca sull’evoluzione del sistema infrastrutturale italiano a partire dal Secondo Dopoguerra, con particolare riferimento agli avvenimenti storici e agli aspetti giuridico-economici. “Fino al 1975, l’Italia era tra i primi 4 paesi europei per sviluppo della rete autostradale, un prestigio che si è andato a perdere nel corso del tempo”, ha detto Manzone. “Conoscere la storia e il presente per migliorare il futuro, tenendo conto delle esigenze, sempre nuove, nel mondo dei trasporti è il punto di partenza della nostra ricerca e aprire questo ‘cantiere’ agli studenti e alle imprese coinvolte è il contributo che vogliamo fornire insieme al mio staff”.

libro autostrade

Nell’incontro all’Unione Industriali si è analizzato lo stato di salute delle infrastrutture stradali, in particolare nel Nord-Ovest, tentando di tracciare gli scenari futuri delle arterie autostradali anche alla luce delle necessità, sempre maggiori, legate alla logistica portuale – Genova, Savona e Trieste -, e ai rapporti economici tra il Piemonte e la Liguria. 

Collaborazione sui temi collegati alle autostrade

“L’incontro di oggi è un primo passo verso il progetto di collaborazione tra imprese, scuola e università per sensibilizzare e informare, studenti e imprenditori, sui temi collegati alle nostre autostrade”, hanno spiegato Paolo Manzone e il professor Franco Gaboardi, docente di Diritto ed Economia e Contabilità Pubblica presso il Dipartimento di Economia e Statistica Cognetti de Martiis e il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino. “Intendiamo ampliare l’attuale piano di ricerca con un nuovo progetto che si occuperà dell’intero sistema viario che collega i porti del mar Ligure al resto d’Europa, creando un’unica grande rete di scambi e collaborazioni tra gli utenti dei percorsi di terra e di mare: un sistema di cooperazione che si baserà principalmente sull’informazione e l’interrelazione, un vero e proprio think tank su logistica e trasporti”.  

“Tra gli obiettivi principali – ha aggiunto Gaboardi – c’è il desiderio di contribuire ad aumentare le opportunità di lavoro e formazione di studenti e neolaureati, portando l’occupazione media dal circa il 67 all’80% dei giovani, proprio come nel caso di quelli presenti qui oggi, primi beneficiari del progetto”.

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