Quella inaugurata ieri (30 giugno) a Carugate Est sarà la prima stazione per il rifornimento di idrogeno in Lombardia. Il primo di cinque impianti di distribuzione da realizzare tra Lombardia e Piemonte per costruire una vera e propria rete in grado di connettere il Nord Italia con le vicine stazioni europee già presenti in Francia, Svizzera, Austria e Germania, soprattutto.

Abbiamo presenziato all’evento che ha ufficialmente inaugurato il sito di Carugate Est, a nord di Milano. Seguiranno quelli di Carugate Ovest – dall’altra parte della tangenziale cittadina – di Rho (nord-ovest del capoluogo lombardo) e di Tortona Est e Ovest. Si tratta di impianti non adibiti alla produzione di idrogeno, ma soltanto alla sua distribuzione, e che accoglieranno veicoli leggeri ma soprattutto veicoli pesanti: autobus e camion, presenti all’evento del 30 giugno, come mostrano le immagini che pubblichiamo qui. La stazione non sarà aperta prima del prossimo anno, con le altre che entreranno in funzione a seguire. L’obiettivo di FNM e Milano Serravalle – che hanno curato il progetto – è quello di avere a disposizione tutte e cinque le stazioni per il rifornimento di idrogeno entro la fine del 2026.

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L’idrogeno arriva anche in Lombardia (e in Piemonte) grazie ai fondi del PNRR

L’iniziativa è promossa da Milano Serravalle – Milano Tangenziali, con l’obiettivo di avviare un modello di mobilità a idrogeno applicato al trasporto su gomma in Italia, a partire da uno snodo infrastrutturale chiave nel cuore della Lombardia. L’intero progetto, così leggiamo nella nota stampa, prevede un investimento complessivo di 55,4 milioni di euro, finanziato da fondi nazionali ed europei stanziati dal PNRR e dall’Unione Europea, nell’ambito del programma CEF Transport Alternative Fuels Infrastructure Facility (AFIF) finalizzato alla decarbonizzazione dei trasporti lungo la rete TEN-T (Trans-European Transport Network). Non a caso, le stazioni sorgeranno lungo le reti TEN-T 2 e 5, identificate tra le principali direttrici riguardanti l’Italia.

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Attualmente in Europa si contano oltre 250 stazioni di rifornimento, con oltre 200 in fase di programmazione. Negli ultimi due anni, il numero complessivo di veicoli alimentati a idrogeno in circolazione in Europa ha raggiunto quote che arrivano a 6.000 veicoli. L’Italia ha un grande potenziale finora praticamente inespresso. Restano tante le incognite rispetto all’utilizzo dell’idrogeno come vettore per il trasporto sostenibile, prima tra tutte l’elevato costo al km, non competitivo né con la mobilità puramente elettrica, né tantomeno con i carburanti convenzionali. Alcune stime, tuttavia, parlando di circa 50mila camion alimentati a idrogeno in circolazione sulle strade italiane entro il 2050.

Le dichiarazioni dei vertici di FNM e Milano Serravalle

“Con l’apertura della stazione a idrogeno di Carugate Est, situata in un’area strategica per il trasporto e la logistica – afferma il presidente di Milano Serravalle Elio Catania – si favorisce il transito di veicoli a idrogeno lungo l’asse Europa-Genova, supportando la logistica verso Svizzera e Germania”.

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Da sinistra, Elio Catania e Andrea Gibelli

“L’idrogeno rappresenta più del 10 per cento degli obiettivi europei per quanto riguarda la mobilità sostenibile del futuro”, ha aggiunto il presidente di FNM, Andrea Gibelli. “Dobbiamo stare al passo con i tempi e quello presentato oggi è un progetto assolutamente concreto. Il piano strategico del gruppo FNM fissa importanti obiettivi di efficienza energetica e riduzione delle emissioni, da raggiungere attraverso lo sviluppo di sistemi di mobilità sostenibile”.

Tre erogatori equipaggiati con dispositivi di pre-raffreddamento

Dal punto di vista tecnico, a Carugate entreranno in funzione tre erogatori di idrogeno compresso alla pressione di 350 e 700 bar, a seconda della tipologia di veicolo da rifornire, con una capacità di erogazione di circa una tonnellata al giorno. Tutti gli erogatori sono equipaggiati con dispositivi di pre-raffreddamento fino a -40° per garantire operazioni sicure. Il sistema di stoccaggio fisso è composto da due batterie di bombole: una a media pressione (500 bar) con una capacità di 333 kg (circa 10,5 m³) e una ad alta pressione (930 bar) con una capacità di 115 kg (circa 2,4 m³).

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L’idrogeno non sarà prodotto in loco, ma rifornito con carro bombolaio (presumibilmente, quindi, per mezzo di camion con motorizzazione convenzionale). Tutti i sistemi di sicurezza sono, naturalmente, garantiti per quanto riguarda l’approvvigionamento e l’erogazione dell’idrogeno. Allo stesso modo, le stazioni progettate da FNM e Milano Serravalle sono scalabili, con possibilità di aumentare notevolmente capacità di stoccaggio, compressione e distribuzione.

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All’evento di inaugurazione erano presenti alcune delle Case costruttrici più attive in tema di veicoli a idrogeno: BMW, Toyota (che ha portato anche un prototipo di pick up a idrogeno Hilux) e Hyundai nel settore auto; Rampini e Daimler Buses per quanto riguarda il trasporto persone e la stessa Hyundai Motors nel comparto camion, con un esemplare di Hyundai XCIENT attualmente utilizzato sulle strade di Svizzera, Francia, Austria, Germania e Olanda. Hyundai produce le celle a combustibile e crede fortemente nella mobilità a idrogeno. Non altrettanto si può dire, al momento, per gli altri costruttori, che stanno sperimentando i veicoli a idrogeno ma non hanno, per ora, camion in circolazione sulle strade europee e italiane.

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