Dal 1° ottobre di quest’anno, GATE ha cambiato la sua struttura societaria. Nata come realtà parte di Iveco Group e specializzata in soluzioni di noleggio a lungo termine per veicoli elettrici non più tardi di tre anni fa, adesso GATE è controllata per il 51% dalla società olandese di vendor finance DLL e per il restante 49% da Iveco Group. Come annunciato già nel mese di maggio, i due gruppi hanno, infatti, istituito una joint venture con l’obiettivo di “facilitare ulteriormente la transizione energetica in Europa”.

Cosa accadrà nel futuro di GATE?

Visto il ruolo non indifferente che GATE è riuscita a ritagliarsi in questi pochi anni sul mercato italiano – il primo approcciato dalla giovane realtà, ma non l’ultimo – nel corso di una conferenza stampa digitale abbiamo avuto modo di capire come il nuovo assetto influirà sul futuro prossimo di GATE, a livello strategico e di business. A cominciare dalla presenza di un nuovo CEO, Elio Fonti, in carica dall’inizio di ottobre.

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Elio Fonti

Entrato in Iveco Group nel 2022 subito dopo lo spin-off e la quotazione in Borsa, Fonti ha operato nel settore Financial Services, seguendo da vicino anche la nascita del progetto GATE. Un progetto che “è molto cresciuto anche da un punto di vista dimensionale in Italia. Ora cercheremo di traghettare GATE in questa fase di transizione molto delicata. Questa è una start-up che si trova a navigare in un mercato complesso e in una fase di grande cambiamento. Dovremo avere una dimensione di struttura in grado di sostenere i volumi di business che ci aspettiamo”.

Cosa attende il nuovo CEO Elio Fonti

Il nuovo assetto societario porterà sicuramente ad adattare i processi interni, mentre poco dovrebbe cambiare, secondo il CEO Fonti, per quanto riguarda l’offerta di GATE, che continuerà a concentrarsi sulla mobilità elettrica. “Vediamo tre direttrici di espansione: allargare la gamma offerta da GATE all’interno del perimetro IVECO, già nei prossimi mesi e in vista del 2026. La seconda direttrice è il modello di servizio, che faremo evolvere probabilmente per intercettare diversi segmenti di clientela. La terza è l’ampliamento rispetto ai brand per aumentare il più possibile la platea di potenziali clienti”. Tradotto, la proposta di noleggio a lungo termine con la collaudata formula pay-per-use sarà estesa non soltanto ai nuovi furgoni elettrici che fanno parte della gamma IVECO – quindi, eMoovy, eJolly e Super eJolly – ma anche, e questa è probabilmente la notizia più interessante, a veicoli di altri brand.

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L’IVECO eJolly

A guidare l’azione di una realtà come GATE è, naturalmente, lo scenario normativo continentale. La roadmap europea, al momento è confermata, le scadenze non sono state spostate, “ma ci sono delle discussioni in atto, mirate a rendere più flessibile il percorso per i costruttori”, ha detto Fonti. “Non credo a un cambio netto della direzione, ma noi staremo a vedere cosa succederà”. L’elettrificazione tra i veicoli leggeri e i light truck, lo sappiamo, è in aumento, anche se con numeri ancora ridotti. Il nuovo CEO di GATE, analizzando i dati italiani e non solo, fa notare un aspetto per nulla secondario, e cioè che “è in grande aumento la quota di noleggio per quanto riguarda i veicoli elettrici”.

Ultima annotazione sulla geografia, per così dire. Da sempre, GATE ha dichiarato di aver scelto l’Italia come territorio di partenza per il lancio del progetto, ma di guardare anche ad altre nazioni europee. Abbiamo sollecitato Elio Fonti in questo senso. “Avevamo un piano di crescita geografica, che è ancora in piedi. L’obiettivo è l’espansione nei principali mercati europei, anche se non possiamo ancora dire quale sarà il sequenziamento dei prossimi mercati. Abbiamo due filiali in Francia e in Germania che stanno cercando di costruire il business, ma l’obiettivo è decisamente quello di essere presenti in altri paesi europei entro i prossimi anni”.

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