Giorni difficili per i furbetti del pedaggio autostradale: in Friuli-Venezia Giulia la task force nata dalle sinergie della Polizia Stradale regionale e dal personale qualificato di Autovie Venete (la società concessionaria di numerose tratte nel nord-est) è riuscita a rilevare 44 violazioni in soli tre mesi, tra giugno e agosto. L’elevato numero di illeciti è stato commesso in maniera reiterata sempre dagli stessi cinque autotrasportatori, che sono stati prontamente sanzionati dalle autorità per un importo complessivo di 2.850 euro, di cui 1.550 euro di crediti esigibili per pedaggi non corrisposti già recuperati dalla stessa Autovie Venete.

Friuli, ingenti i danni provocati dai metodi illeciti degli autotrasportatori

Il metodo utilizzato per eludere il pedaggio è quasi sempre lo stesso: dopo aver inserito il biglietto nella macchinetta dell’esazione, gli autotrasportatori che commettono l’illecito premono il pulsante rosso di apertura del casello dichiarando l’impossibilità di pagare e ritirando quindi il cosiddetto rapporto di mancato pagamento. Che, ovviamente, non verrà pagato nei quindici giorni successivi. Un fenomeno in triste aumento e che, stando ai report delle forze dell’ordine, coinvolge soprattutto camionisti provenienti dal Centro-Est Europa.

Questa condotta, di pura omissione, oltre che rappresentare un inadempimento contrattuale nei confronti della Società Concessionaria Autostradale, costituisce una violazione amministrativa prevista dall’ art. 176 del comma 11 e 21 comma del Codice della Strada che prevede un’ammenda di 87 euro più due punti di penalizzazione sulla patente. La strategia prevede la predisposizione di una particolare black list di super evasori stranieri che non possono essere rintracciati accedendo direttamente alle banche dati internazionali.

La reazione delle forze dell’ordine

Sfruttando invece i sistemi integrati di videosorveglianza di Autovie e Polizia Stradale e con l’inserimento nel sistema elettronico dei flussi stradali, le forze dell’ordine sono in grado di individuare e intercettare su strada i veicoli dei maxi evasori, notificando agli stessi autisti le violazioni pregresse. Compito poi di Autovie Venete è intraprendere le azioni opportune per il recupero del credito.

“Il sistema appare efficace – commenta il Comandante del Centro operativo Autostradale,  Vice Questore della Polizia di Stato, Gianluca Romiti – ; la sinergia stretta tra la Polizia Stradale e la Concessionaria autostradale rappresenta un unicum nazionale riguardo alle azioni di contrasto del fenomeno elusivo, soprattutto quando perpetrato a bordo di veicoli immatricolati all’estero”. “Confidiamo – conclude – in un profondo effetto deterrente e che questo messaggio di legalità lanciato da Autovie Venete e dalla Polizia di Stato si diffonda nel sistema dell’autotrasporto internazionale delle merci”

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