La chiusura del traforo del Frejus, in seguito alla frana del 27 agosto scorso nel territorio della Maurienne, sta provocando gravi perdite economiche al gruppo FS. Ha provocato, infatti, l’interruzione della linea ferroviaria tra Milano e Parigi e la chiusura del traforo del Frejus.

Proprio lungo il traforo del Frejus transitavano treni merci e passeggeri con i Frecciarossa, per complessivi 8 milioni di euro al mese.

“A causa della frana del Frejus in Francia sulla linea ferroviaria Milano-Parigi contiamo danni per 5 milioni di euro per il mancato traffico merci e di 3 milioni di euro per il traffico passeggeri sui Frecciarossa” – ha dichiarato ai giornalisti Carlo PalascianoChief international Officer di FS.

A cinque mesi alla franaFS ha perso circa 40 milioni di euro. Una cifra notevole che sarà difficile recuperare. Mentre FS ha rimborsato i biglietti prenotati e acquistati dai passeggeri per raggiungere o tornare da Parigi, l’estate scorsa, non è invece previsto un rimborso da parte delle ferrovie francesi a quelle italiane perché si è trattato di un evento calamitoso. In realtà la frana non ha riguardato direttamente il traforo del Frejus, ma i francesi temono nuovi crolli e dunque stanno tardando ad intervenire.

Il gruppo FS sta studiando pertanto, in vista delle prossime Olimpiadi a Parigi, una via alternativa per raggiungere Parigi da Milano, via Ginevra, essendo già operativa la Milano-Ginevra. Per la riapertura del traforo del Frejus si dovrà probabilmente attendere il prossimo autunno.

Leggi anche: Politica, la questione dei valichi alpini

In primo piano

innovationT 2025, ecco il video racconto della giornata

Si è tenuta giovedì 16 ottobre la seconda edizione di innovationT, la giornata di informazione e dibattito creata da evenT che quest'anno ha avuto come tema portante l'evoluzione tecnologica al servizio della sicurezza nell'autotrasporto.

Articoli correlati