È stato, ottobre, il mese della sostenibilità. Riflettori puntati prima sul G 20 a Roma, quindi sulla Cop 26 a Glasgow, in Scozia. Tuttavia, mentre il tanto strombazzato evento che nella Capitale ha riunito i capi di Stato delle principali potenze mondiali (con qualche importante assenza) ha partorito il classico topolino, e quello scozzese un’imbarazzante nulla di fatto (che Greta immaginiamo abbia tradotto come l’ennesimo inutile bla-bla-bla), nei padiglioni della Fiera di Rimini, la 24a edizione di Ecomondo, appuntamento che riunisce in un unico evento tutti i settori dell’economia circolare, non si è limitata a illustrare affascinanti quanto futuristiche teorie, bensì ha messo in campo ancora una volta la concretezza di cui il Pianeta ha urgentemente bisogno per assicurarsi, e assicurare alle generazioni che verranno, un futuro realmente sostenibile.

Certo, il messaggio che dopo lo stop provocato dalla pandemia Ecomondo è tornato a veicolare in presenza (e to con un’affluenza di espositori e visitatori davvero notevole: quasi l’85 per cento di presenze rispetto all’ultima edizione pre-Covid) è soltanto un piccolo contributo alla causa, ma colo tangibile e importantissimo.

Ecomondo, presenti quattro big del camion su sette

Con l’industria del camion che, chiamata a fare la propria parte, non si è certo tirata indietro. I quattro marchi presenti a Ecomondo(Iveco, Mercedes, Scania, Volvo), cui si è aggiunta la new entry Ford Trucks, hanno proposto la propria idea di un futuro in larga parte già disponibile. Iveco, ad esempio.

Il Costruttore nazionale, che si appresta a mandare in archivio un anno in cui ha raggiunto importanti risultati, continua a investire nel metano, liquido e gassoso. Lo ha confermato portando sul proprio stand il best seller S-Way in configurazione trattore 4 per 2 con motore di 460 cv a Lng e un cabinato tre assi Cng, un plotoncino di quattro Daily capitanato da un cabinato da 7 ton, con motore di 136 cv alimentato a Cng (49 chili di metano imbarcato per 600 chilometri di autonomia), e sempre a Cng l’Eurocargo Ml120 El21/P da 210 cv.

Esposto anche lo Sty Distribution 2022

Anche gli svedesi a Ecomondo hanno ribadito il proprio impegno in favore di una soluzione di trasporto merci mirata ad azzerare le emissioni nell’ambiente. Scania lo ha fatto con un tris composto dal nuovo full electric 25P Bev, Sty 2022 per la categoria Distribution, dal tre assi P360 plug-in hybrid e dal trattore due assi R410 con propulsore alimentato a Cng. Volvo Trucks ha messo invece sotto i riflettori l’elegante Fe Electric in versione 6 per 2, accanto all’icona Fh proposto nella doppia declinazione con propulsore alimentato a Lng e anche nell’esecuzione con I-Save a vantaggio del massimo efficientamento energetico.

Tra innovazione e tradizione, invece, il tema proposto da Mercedes-Benz Trucks Italia. Che sullo sfondo di uno stand dominato dai vari Actros (1832L), Econic (in versione 2630 diesel, anticipatore del full electric previsto per metà del prossimo anno), e di quel globetrotter che è il Fuso Canter (da settembre nella nuova veste con cabina ridisegnata e dotazione di sicurezza ancora più ricca), ha annunciato le chicche dell’eActros Long Haul (sarà lanciato nel 2024) e del Gen H2, l’avveniristico truck alimentato a idrogeno, le cui consegne ai clienti sono previste a partire dal 2027.

Nasce ecarry, il full electric made in Italy

Come in tutti i saloni, al centro della scena ci sono i big del camion. Ma Ecomondo è anche l’occasione per scoprire e incontrare piccole realtà capaci di proporre interessanti soluzioni all’insegna della sostenibilità. È il caso della friulana Green-G, giovane business unit di Goriziane Holding, che alla Fiera di Rimini ha presentato ecarry, un mini commerciale full electric di 3,5 ton e 1.700 chili di portata sul telaio, allestibile per i servizi di igiene urbana (compattatore, raccolta rifiuti), cisterna-spurgo, cella frigo, cassone fisso o ribaltabile.

Personalizzabile in funzione delle singole esigenze, ecarry è un veicolo omologato N1 di dimensioni compatte (5.640 millimetri di lunghezza, 1.590 di larghezza, 1.930 di altezza), che si distingue per la cabina avanzata con accesso ribassato (380 mm dal suolo) e per il diametro di sterzo contenuto in soli 12 metri. Cuore del veicolo è il propulsore da 60 kilowatt nominali (81,6 cavalli) con 90 kW di picco (122,4 cv), alimentato da un pacco batterie agli ioni di litio, accreditato di 35 kilowattora e abbinabile, a richiesta, a un ulteriore modulo di pari capacità. Il tutto per un’autonomia che il Costruttore dichiara in oltre 250 chilometri

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