Barbara vive a San Bartolomeo in Bosco, in provincia di Ferrara. Ha più di 20 anni di esperienza nel settore distribuzione a medio/ lungo raggio. Prima di approdare al DAF XF 480 FT, la sua passione per i camion nasce sin da bambina. «Abitavamo a Molinella, in provincia di Bologna. La nostra casa era attaccata a una pompa di benzina», racconta. «Quando vedevo dalla finestra di casa le grandi autocisterne che andavano a riempire i serbatoi del distributore mi emozionavo. Avevo solo 8 anni».

Prima di diventare camionista Barbara, che oggi ha 49 anni, ha fatto mille lavori per pagarsi le patenti. Nel frattempo, si è sposata, è diventata mamma e ora è pure nonna. Nel Duemila finalmente ha coronato il suo sogno ed è riuscita a prendere tutte le patenti necessarie. «Da più di 9 anni lavoro per la ditta Barca e mi trovo benissimo», racconta, «Di solito giro con il frigo, ma nei periodi morti aggancio la centina e trasporto materiali siderurgici o altro».

DAF XF

DAF XF, le impressioni di chi lo usa quotidianamente

«Il Daf Xf esteticamente mi piace. Ha una linea elegante ma anche sportiva. La cabina è una Super space, che oltre ad essere spaziosa (più di 2 metri dal pavimento al tetto) è confortevole. Gli interni sono curati e le poche volte che ci ho dormito mi sono trovata bene: il letto praticamente è a una piazza e mezzo. Per il clima durante le soste c’è il sistema Hvac completamente automatico che funziona anche a motore spento. E la temperatura la regolo direttamente dal lettino tramite un pannello nella parete posteriore della cabina».

«Lo spazio per stivare i bagagli nella parte alta c’è ma la plancia, che ha un bel design, secondo i miei gusti è povera di spazi per penne, bicchieri, telefoni, o altre chincaglierie che sono solita portarmi dietro. Però ci sono prese Usb per la ricarica del telefono sui due lati, un bel frigo capiente sotto la cuccetta e un gavone per stivare oggetti. Molto comodo il tavolino a scomparsa che si estrae dalla plancia, che fa da scrivania che tavolo da pranzo. E comunque anche la parte superiore del frigo fa da tavolino e ha persino il porta bicchiere».

DAF XF

Quello specchio vicino alla porta

«La visibilità del DAF XF rientra nelle aspettative, ma tra vetro porta e specchio, a mio avviso, c’è poco spazio e ci devo fare l’abitudine. Quello spazio a volte è utile per vedere avanti durante le manovre. La strumentazione è leggibile e completa e i comandi sono a portata di mano. Trovo molto utile il contatore tachigrafo che indica i tempi di guida o riposo rimanenti». «Ho fatto esperienza al corso Ecodriving di Misano, organizzato dalla Daf lo scorso anno di questi tempi con la scuola di Siegfried Stohr, l’ex pilota di formula 1, così sto molto attenta a quello che mi ‘dice’ il camion tramite il Driver information panel», continua Barbara, «E a fine giornata ricevo sempre buoni voti. Purtroppo però quando il camion lo usa il capo, che non bada tanto a ‘ste robe, mi abbassa la media.

«Di solito parto la notte da Ferrara, carico ortofrutta da mercati, ipermercati e piattaforme logistiche agroalimentari, e vado a scaricare a Milano, Brescia, Bergamo o Firenze. Tra andata e ritorno faccio circa 650 chilometri a notte, circa 3.500 a settimana. Delle prestazioni non mi posso lamentare, anche se il motore da 480 cavalli non è molto aggressivo fa il suo dovere e, inoltre, è silenzioso. All’andata carico 44 ton e al ritorno 19/20 con Epa e scatoloni vuoti. Anche se il consumo si deve ancora stabilizzare, ogni giorno controllo e, per il momento, non sale sopra i 3,5-3,6 chilometri litro. Mentre colleghi che guidano lo stesso camion mi dicono che arriverò a fare anche i 3,9».

DAF XF

DAF XF, le sorprese della trasmissione

«Il cambio è più silenzioso rispetto ad altri che ho provato e i passaggi di marcia fluidi. Posso scegliere tra la modalità Eco performance, che dà il giusto equilibrio fra comfort di guida e consumi, e Eco fuel che permette di consumare meno, cambiando marcia a regimi inferiori. Però, sulle salite di Desenzano o di Peschiera del Garda, si mette seduto e mi spezza la media. Così, come suggerito da colleghi ‘Daffiani’, prima della salita lo metto in manuale e salgo come dico io. Formidabile il rallentatore a tre stadi. In discesa, riesco quasi a non utilizzare i freni».

Quante sicurezze ma ci vuole il trailer nuovo «Ancora oggi scopro qualche dispositivo nuovo. E sì che ho studiato», spiega Barbara, «Mi piace l’Adaptive cruise control che mantiene la distanza di sicurezza. E anche il Lane departure warning system che emette un suono forte e sgradevole se abbandoni la corsia di marcia senza la freccia. Poi c’è il Forward collision warning che ha un forte segnale acustico e una spia sul cruscotto in caso di ostacolo improvviso. E se non reagisci c’è l’Advanced emergency braking system che blocca il camion. Ogni tanto però succede che frena da solo.

«Certi segnali stradali lo confondono. Anche quando si passa sotto i ponti o nelle gallerie tende a rallentare da solo. Ma c’è il pulsante per escludere l’Aebs. I soliti colleghi Daffiani… Per chi come me viaggia quasi sempre di notte è molto apprezzabile l’impianto luci full Led, unico ‘difetto’ l’altezza fari non regolabile, li preferirei un po’ più alti». «Quando aggancio un vecchio trailer, e ne abbiamo qualcuno, non c’è dialogo con i sistemi elettronici dell’Xf che, a quel punto, esclude tutto. E la sicurezza di guida è affdata solo a me, come ai tempi del 190/48. Invece, quando aggancio il frigo, che ha appena due anni di vita, funziona tutto a meraviglia».

Barca Autotrasporti, da sessant’anni sulle strade d’Italia

Con i frigo di Barca al Nord e al Centro Giovanni Barca fonda la Barca Autotrasporti e Logistica a Ferrara nel 1960. Nel Duemila il figlio Marco entra in azienda, prima come autista dipendente e, nel 2005, come titolare. Trasformata da impresa individuale in Srl, la Barca Autotrasporti conta su un parco veicolare di 8 trattori stradali e 4 semirimorchi frigoriferi più 5 centinati. «Da sempre ci occupiamo di trasporto congelati e prodotti ortofrutticoli», spiega Marco Barca.

«E li distribuiamo perlopiù tra Nord e Centro Italia. Al trasporto frigo uniamo anche quello di materiale siderurgico, sempre su territorio nazionale. Da quando guido l’azienda ho avuto sempre camion Renault Trucks. Prima, papà aveva Fiat e Iveco. Da qualche anno abbiamo in flotta anche veicoli Man. Mi piace provare nuovi camion. E questo DAF Xf è il primo Daf che acquisto. In realtà, è avvenuto tutto per caso. Stavo pensando di acquistare un nuovo veicolo e, proprio in quei giorni mi è arrivata l’offerta della concessionaria DTruck di Sassuolo. Mi son detto, perché no? Ne parlano tutti bene del Daf, detto fatto. Ora, il camion ha solo 18 mila chilometri e non mi posso lamentare a livello di prestazioni. Staremo a vedere più in la. Per il momento non ho ancora scelto un piano di manutenzione tra quelli offerti dalla concessionaria. Sto valutando le varie possibilità».

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