Più di un miliardo di euro in investimenti dalla sua apertura (120 milioni solo nel 2019). 3710 posti di lavoro totali. 26 milioni di euro in oneri incassati dai comuni limitrofi. Aumento del valore immobiliare delle case. 22 nuovi insediamenti produttivi.

Questi sono solo alcuni dei numeri della A35 Brebemi, il collegamento autostradale direttissimo tra Brescia e Milano, forniti dallo studio AGICI e snocciolati nel corso del webinar tenutosi ieri dal titolo “A35 Brebemi, una storia di rilancio del territorio”.

Un evento online in cui sono intervenuti, oltre al Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, anche alcuni dei principali attori del settore:

  • Pietro Innocenti, Amministratore Delegato di Porsche Italia
  • Gianantonio Arnoldi Amministratore Delegato di CAL spa
  • Francesco Bettoni Presidente di A35 Brebemi spa
  • Claudia Maria Terzi, Assessore alla mobilità di Regione Lombardia
brebemi

Brebemi, un collegamento stradale in forte crescita

Lo studio è un aggiornamento delle tematiche affrontate nel lavoro di ricerca elaborato a inizio 2019. Ricerca che analizzava i benefici connessi alla realizzazione dell’autostrada A35 Brebemi nel periodo dal 2014 (anno di apertura dell’Autostrada A35) al 2018.

Il report in questione metteva in evidenza le importanti ricadute positive per i territori su cui si snoda l’autostrada. Ricadute positive in termini di sviluppo del tessuto imprenditoriale, occupazione, crescita del mercato immobiliare e minore inquinamento e congestione sulle strade.

“A35 Brebemi attira investimenti ed investitori con un traffico in costante crescita sopra la media nazionale avendo toccato un +8,1% a fine 2019 (contro una media nazionale della rete autostradale del + 0,6%). Questo ha permesso di avere un concreto riscontro nel bilancio dello scorso anno, con un margine operativo lordo EBITDA di 59,8 milioni di euro e un Risultato Operativo EBIT di 48,7 milioni di euro, anch’essi in crescita rispetto all’esercizio precedente. Anche a gennaio 2020, poco prima dell’emergenza Covid19, la crescita del traffico segnava un + 7,8% (contro una media nazionale del +3,2%).

Queste le parole del Presidente di A35 Brebemi, Francesco Bettoni.

Investimenti e traffico in costante aumento nel 2019

Nel 2020 c’è l’incognita Covid

A causa della situazione ancora in divenire della via di comunicazione, per via del costante aumento del traffico e dell’interesse negli investimenti da parte delle aziende, il centro studi AGICI ha ritenuto opportuno aggiornare le stime degli impatti diretti e indiretti dell’Autostrada a un anno di distanza dall’ultima analisi, così da poter perfezionare anche la tendenza per gli anni futuri.

L’approccio adottato da Agici prevede l’analisi dei benefici diretti, legati ai flussi di traffico e delle ricadute indirette sui territori, entrambi riscontrati nel corso del 2019.

Nel complesso, si può affermare che la A35 Brebemi ha confermato la significativa capacità di attrazione per le imprese.

Nel periodo in esame, infatti, i principali grandi e medi soggetti industriali hanno rinnovato e consolidato l’interesse a sviluppare la propria attività investendo nelle aree attraversate o prossime alla A35.

Il grafico che mostra l’andamento dei rapporti di lavoro nelle provincie di Bergamo e Brescia tra il 2014 e il 2019

Mercato del lavoro, immobili e benefici ambientali

Anche per il mercato del lavoro si registrano segnali positivi. Il 2019 ha confermato, infatti, il trend positivo dell’occupazione nelle tre province attraversate da Brebemi: Milano, Bergamo e Brescia

La A35 Brebemi, inoltre, ha dato un nuovo impulso al mercato immobiliare. Questo è dovuto in particolare all’aumento dell’accessibilità dei comuni della bassa bergamasca e bresciana.

Nel complesso, l’incremento dei prezzi tra il 2018 e il 2019 è stato pari al +6%, con un andamento migliore rispetto alla media regionale (+3,3% nello stesso periodo).

Altre note positive:

  • Riduzione dei tempi di percorrenza rispetto alla viabilità ordinaria e al tratto della A4 di circa 4 milioni di ore, con un beneficio totale pari a 79,5 milioni di €.
  • Diminuzione del costo del trasporto (costi del carburante e operativi) pari, nel complesso, a oltre 72 milioni di €.
  • Riduzione del consumo di 7 milioni di litri di carburante.
  • Riduzione delle emissioni inquinanti (PM10, NOX, ecc.) e di quelle della CO2, e del rumore che generano benefici ambientali pari a 24,5 milioni di €.

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