Un nuovo tavolo per l’Autotrasporto, sulla falsariga di quello riunitosi lo scorso 24 giugno presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, per continuare ad affrontare le tematiche più scottanti di un settore che ancora, nonostante la ripresa della mobilità e degli scambi commerciali post-pandemici, stenta a decollare a causa dei soliti problemi atavici. Questo, in sostanza, quello che Unatras ha richiesto nella missiva inviata alla Viceministra del MIMS Teresa Bellanova. L’obiettivo, ribadito nelle lettera firmata da Presidente Amedeo Genedani e già enunciato nel primo incontro, è quello di individuare le soluzioni idonee per restituire dignità e competitività alle imprese dell’autotrasporto sane e regolari.

Autotrasporto: focus su incentivi, costi di riferimento e tempi di pagamento

In particolare sul fronte incentivi a Unatras preme “conoscere l’esito dei decreti attuativi per rifinanziare il fondo (2021/2022) degli investimenti delle imprese per il rinnovo del parco veicolare; delle risorse per l’ammodernamento e l’innovazione del settore anche per la formazione di nuove competenze; dell’interlocuzione con la Commissione Ue per l’erogazione diretta agli autotrasportatori degli incentivi mare-ferrobonus“.

Per quanto riguarda invece il versante normativo l’Unione delle associazioni di categoria del settore vorrebbe “condividere con il Governo ed il MIMS le soluzioni per continuare a garantire l’operatività dell’autotrasporto merci, settore strategico ed essenziale per far “muovere” l’economia, stante le perduranti criticità di mercato legate ai costi di riferimento per il settore ed al mancato rispetto dei tempi di pagamento”.

Il nodo delle infrastrutture e dei rallentamenti sulle principali arterie

Criticità acuite “in questa particolare fase da condizioni negative quali la carenza di personale autista e le lunghe attese al carico e scarico non retribuite correttamente dalla committenza”, ma non solo. Anche “la disastrosa gestione infrastrutturale che si perpetra da anni sulla viabilità stradale e nei nodi portuali e logistici” pesa come un macigno sulle spalle di tutto il comparto dell’autotrasporto. Per Unatras “queste ulteriori questioni necessitano di risposte strutturali senza le quali, a breve, si potrebbe determinare l’impossibilità a continuare ad operare da parte dei vettori autotrasportatori”.

Va ricordato che l’istituzione del tavolo autotrasporto con cadenza mensile ha l’obiettivo di programmare a medio-lungo termine, anche attraverso l’istituzione di tavoli tematici, una strategia di interventi per favorire la transizione green e digitale, per garantire la sostenibilità economica e sociale delle imprese, per contrastare sfruttamento, dumping e illegalità nel mercato attraverso la revisione di regole e procedure esistenti

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