Mentre i divieti austriaci stanno esasperando le nazioni confinanti – tanto che la Germania ha perfino mandato una lettera all’UE per la mancata messa in mora di Vienna – e lo spettro di alcuni lavori infrastrutturali aleggia sullo snodo con possibili rallentamenti, arriva finalmente una notizia rosea: il traffico di veicoli pesanti sull’Autobrennero registra numeri da record, non dissimili a quelli del periodo pre-pandemico. Un risultato che, ancora una volta, testimonia il ruolo cruciale che l’Asse del Brennero ricopre nella panoramica dei trasporti europei e all’interno della Rete TEN-T, essendo lo snodo principale che collega Sud con Nord Europa.

Il numero di veicoli pesanti transitati, che ha quasi eguagliato il record di due anni fa, ammonta a 2,45 mln: un numero leggermente inferiore (di 20mila unità) a quanto registrato nel 2019, con 2,47 mln di tir transitati per la barriera Schoensberg, sul versante austriaco del valico. Un risultato che cancella il pesantissimo calo del 6,3% registrato durante la fase più critica della pandemia nel 2020, quando l’Autobrennero era rimasta paralizzata in più di un’occasione dalle code chilometriche che si erano formate per l’obbligo di tampone da parte austriaca. Una misura che, come già accaduto per i divieti merceologici e di classe ambientale, non era stata concordata con le nazioni confinanti, Italia compresa.

Ma se dal fronte dei veicoli pesanti arrivano buone notizie, lo stesso non si può dire per i veicoli leggeri: a fronte degli 11,5 mln di transiti del 2019, nel 2021 il numero è calato considerevolmente, scendendo sotto quota 10 mln (9,95 mln per essere precisi).

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