In attesa del cosiddetto “Decreto Rilancio”, in discussione proprio in questi giorni nel Consiglio dei Ministri, le lentezze del “Decreto Liquidità” continuano, purtroppo, a farsi sentire. Per quanto riguarda i finanziamenti garantiti al 100% dallo Stato (tramite il FCG, il Fondo Centrale di Garanzia) fino a 25 mila euro per le pmi o autonomi in crisi a causa del Covid-19, si contano numerosi ritardi o, addirittura, mancate erogazioni per le imprese di autotrasporto merci per conto terzi. A segnalarlo è Assotir, l’Associazione delle imprese di autotrasporto che riunisce più di 30 mila consociati.

In una lettera inviata a Roberto Gualtieri (Ministro dell’Economia e delle Finanze), a Paola De Micheli (Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti) e a Antonio Patuelli (Presidente dell’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana), Claudio Donati, il Segretario Generale di Assotir, ha messo in evidenza “come a tutt’oggi, in molte realtà territoriali, diversi Istituti di credito stanno disattendendo dette prescrizioni, mettendo in essere comportamenti in vario modo tendenti a ritardare/non erogare l’accesso al credito agli operatori dell’Autotrasporto”.

Assotir

Assotir, ritardi per i finanziamenti su tutto il territorio

Le imprese interessate dai ritardi o dalla mancata erogazione dei finanziamenti a fondo perduto appartengono alle realtà territoriali più disparate, “da La Spezia a Roma, da Pisa e Lucca a Salerno, da Catania a Milano e Verona”. Una disapplicazione della normativa (regolamentata dall’art.13, comma 1 lett. m del Decreto-legge 8 aprile 2020 n° 23) che è quindi ormai capillare, su tutto il territorio italiano e che, “in assenza di immediati interventi correttivi, rischia di compromettere nei fatti la positività dell’iniziativa medesima”, aggiunge Donati che, in attesa di riscontro, auspica la predisposizione degli “interventi ritenuti utili allo scopo”.

In base alle segnalazioni dei consociati ad Assotir, il fenomeno “risulta particolarmente diffuso, e afferente in maniera abbastanza indifferenziata a molti Istituti Bancari operanti in loco”. La lentezza nell’erogazione dei finanziamenti per il “Decreto Liquidità” di aprile dovrà scontrarsi inevitabilmente con la ricezione, da parte degli istituti di credito, delle nuove normative contenute nel “Decreto Rilancio”, piuttosto complesse. Infatti il valore massimo del nuovo finanziamento, a cui potranno accedere solamente le imprese che hanno subito un calo del fatturato superiore a un terzo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, verrà calcolato applicando un percentuale sulla differenza di fatturato nei compensi. Un iter tutt’altro che snello.

Nel frattempo la Commissione bicamerale sul sistema bancario e finanziario (più comunemente nota come “Commissione Banche”) ha inviato un questionario in dieci domande a 150 istituti bancari per verificare il numero totale, le tipologie e le modalità con cui sono state accolte le richieste di finanziamento pervenute dalle imprese.

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