Green deal e tasse mettono a rischio intermodalità e sostenibilità. Gli interventi di Salvini e Grimaldi all’assemblea di ALIS
Entrambi, dal palco dell'Auditorium Parco della Musica di Roma, hanno parlato del percorso di transizione energetica immaginato dall'Europa. Tra i temi trattati, l'avversione comune all'ETS, penalizzante per il sistema logistico italiano, e gli effetti del Green Deal sulla competitività dell'industria italiana. ALIS chiede al Governo più incisività a livello politico sulle questioni che riguardano la logistica.
Si è svolta martedì 2 dicembre l’assemblea annuale di ALIS, l’associazione logistica dell’intermodalità sostenibile che conta oggi “2.450 soci, 476.000 lavoratori e 150 miliardi di euro di fatturato”, come ha detto il presidente di ALIS, Guido Grimaldi. Un volume molto importante per un settore che deve affrontare sfide molto importanti e che, numeri alla mano, è sempre più cruciale per lo sviluppo economico dell’Italia.
Come d’abitudine per gli eventi organizzati da ALIS, inclusa la fiera annuale LetExpo che si tiene a Verona nel mese di marzo, sono state tante le personalità politiche intervenute all’Auditorium Parco della Musica di Roma. E di primissimo livello in ambito nazionale. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha inviato un videomessaggio, mentre i vicepremier Matteo Salvini (ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti) e Antonio Tajani sono intervenuti di persona. Oltre ai ministri Lollobrigida (Agricoltura e Sovranità alimentare) e Valditara (Istruzione e merito), sono intervenuti anche il viceministro Edoardo Rixi e il sottosegretario al MIT Antonio Iannone.

Assemblea ALIS, sul palco il ministro Salvini
Parole significative sono state spese dal ministro Salvini, che ha annunciato, entro Natale, la volontà di portare in Consiglio dei Ministri la riforma della governance dei porti, cruciale per la gestione delle infrastrutture logistiche in Italia. Poi, si è parlato della complessa transizione energetica che interessa molto da vicino il comparto logistico. “A Bruxelles chiederò la sospensione di una tassazione odiosa come gli ETS che non sta portando nulla di maggiormente sostenibile. Dei 2,5 miliardi di euro di ricavi dalla tassazione, appena 70 milioni possono essere rigirati e investiti nel settore dei trasporti per il suo sviluppo“, ha detto, confermando la posizione dell’Italia, contraria alla tassa “perché mette fuori competizione il comparto marittimo italiano. Quello che esce dal marittimo – secondo Salvini – deve tornare in tasca al marittimo”.
Dure critiche, poi, anche per l’impianto del Green Deal di matrice europea. “Anche testate importanti come il Wall Street Journal sostengono che il Green Deal sarebbe stato un massacro per il comparto dei trasporti europeo, senza peraltro abbassare le emissioni. Il sistema produttivo si autocensura nel nome di un green che non sempre dà risultati concreti. Il Green Deal è il suicidio assistito dell’industria italiana ed europea”, ha aggiunto il ministro.

La relazione del presidente di ALIS, Guido Grimaldi
Anche Guido Grimaldi, peraltro, ha parlato del sistema degli ETS, chiedendo apertamente “una maggiore incisività del Governo italiano affinché si possa lavorare a una revisione della normativa”. Grimaldi nella sua relazione ha quindi aggiunto: “È necessario che l’Europa ritrovi una visione comune, scegliendo se essere attore principale o un semplice osservatore di quello che accade. Il sistema ETS sta producendo distorsioni concorrenziali perché applicate solo al marittimo e riguardano solo le rotte europee. Ad aggravare questo quadro vi è anche il posticipo dell’ETS II sul trasporto stradale dal 2027 al 2028. Diverse compagnie armatoriali lamentano un backshift intermodale, con il ritorno di camion sulle strade a scapito del trasporto via mare, della sostenibilità e della riduzione delle emissioni nocive”.
A questo proposito, il centro studi di ALIS avrebbe calcolato che il cluster per l’intermodalità sia sostenibile al punto tale di ridurre e sottrarre 5,6 milioni di camion dalle autostrade italiane dall’Italia verso l’Europa nel solo 2025. 135 milioni di tonnellate di merci possono essere trasferite a mare e ferro, per 5 milioni di tonnellate di CO2 abbattute in Europa, e 6,5 miliardi di euro di risparmi per le famiglie italiane, senza considerare il beneficio prodotto dall’intero indotto della Blue Economy”. Tutto questo rischierebbe di essere vanificato dall’attuale trend.
“Il nostro ruolo – ha aggiunto Grimaldi – è quello di continuare a favorire il dialogo tra infrastrutture come porti, interporti, aeroporti e autostrade, così come anticipare i target di sostenibilità e l’utilizzo di nuove tecnologie. In questo contesto, i nuovi autorevoli ingressi di grandi aziende italiane, dimostrando lo straordinario lavoro della nostra associazione, e mi riferisco in particolar modo alle adesioni autorevoli e straordinarie di ITA Airways, protagonista nel trasporto aereo nazionale e internazionale, Leonardo, eccellenza italiana nell’aerospazio e nelle tecnologie avanzate, ENAV, garante della sicurezza e dell’efficienza del traffico aereo, Trenitalia, colonna portante del trasporto ferroviario passeggeri”.