ANFIA fa sentire la sua voce alla vigilia di quello che dovrebbe essere un giorno importante per il futuro dell’automotive, e dei veicoli leggeri in particolare. Domani, 16 dicembre, è infatti attesa la decisione della Commissione UE riguardo alla revisione della roadmap per la decarbonizzazione nel settore auto e van. Secondo le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi – e ritenute molto credibili – si arriverà al superamento del celebre ban alla vendita di auto e van con motore termico a partire dal 2035. Verrebbero, invece, fissati dei limiti di emissioni in vista proprio del 2035, sul modello di quanto attualmente in vigore per il trasporto pesante.

Alla vigilia di un giorno così importante, dunque, ANFIA, l’associazione che riunisce le aziende della filiera automotive, diffonde i suoi buoni propositi, per così dire, sotto forma di punti chiave “su cui è urgente e indispensabile intervenire per ridisegnare il percorso di decarbonizzazione in maniera realistica ed economicamente e socialmente sostenibile”, come scritto nella nota stampa.

Il focus di ANFIA è sulla neutralità tecnologica

In particolare, ANFIA chiede che si adotti un “approccio tecnologicamente neutrale”, che non limiti quindi alle zero emissioni allo scarico le tecnologie da prendere in considerazione per un trasporto ‘clean’. Si chiede anche l’introduzione della flessibilità per valorizzare i carburanti rinnovabili, attraverso l’introduzione di un Carbon Correction Factor (CCF) “che permetta di contabilizzare ai fini della compliance la riduzione delle emissioni di CO2 dei carburanti rinnovabili (liquidi e gassosi) secondo i criteri definiti dalla REDIII”.

ANFIA, inoltre, chiede la modifica della metodologia di calcolo delle emissioni secondo il principio del life cycle assessment (LCA) e la sospensione dell’adeguamento del fattore di utilità per le auto ibride plug-in e la valorizzazione delle tecnologie range extender. Infine, si richiede di diversificare gli obiettivi per auto e veicoli commerciali leggeri, adottando approcci specifici.

L’appello di ANFIA non dimentica, infine, il comparto dei veicoli pesanti, con la richiesta di adottare una flessibilità per l’applicazione delle sanzioni 2025, come fatto per i veicoli leggeri e anticipando al 2026 la revisione in chiave di neutralità tecnologica.

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