La Camera dei Deputati ha accolto l’istanza presentata dall’onorevole Paternoster (Lega) con la quale il Governo si impegna a posticipare l’eliminazione dei rimborsi per le categorie di veicoli più inquinanti per ulteriori 18 mesi. A comunicarlo in una nota è Confartigianato Trasporti. Il taglio del rimborso delle accise gasolio sui veicoli Euro 3 e Euro 4, in un momento complicato come quello che la nazione sta vivendo, rappresenterebbe un altro duro colpo per tutto il settore.

accise gasolio

Accise gasolio, il settore è in difficoltà

L’eliminazione del rimborso sulle accise gasolio era stata inserita nella legge 160 del 27 dicembre 2019. Nello specifico per i veicoli Euro 3 o inferiore la tariffa agevolata sarebbe decorsa a partire dal 1° ottobre 2020, mentre per i mezzi Euro 4 dal 1° gennaio 2021.

La finalità delle legge 160 è quella di favorire la sostituzione del parco veicoli circolante in Italia, tra i più vetusti in Europa, in un’ottica di sostenibilità ambientale, favorita in questo modo da mezzi meno inquinanti e con motori più green. L’esclusione dal rimborso delle accise infatti “dovrebbe indurre le imprese esercenti attività di trasporto merci e passeggeri a provvedere al ricambio del parco mezzi entro i termini prescritti”, si legge nell’ordine del giorno dell’on Paternoster.

Ma, viste le difficoltà che il settore ha dovuto affrontare durante i mesi di lockdown – tra mancati pagamenti, viaggi di ritorno a vuoto, crisi di liquidità -, il taglio del rimborso sulle accise gasolio andrebbe differito di almeno diciotto mesi, “vista anche l’assenza di qualunque misura di incentivo per il ricambio del parco mezzi pesanti in capo alle imprese esercenti attività di trasporto”, prosegue Paternoster, rimarcando poi gli sforzi profusi dalla categoria per garantire approvvigionamenti e beni di prima necessità durante la crisi.

Sostenibilità e sopravvivenza

Una crisi, quella vissuta dall’Italia e dal mondo intero a causa del coronavirus, che non è ancora finita, nonostante la riapertura dei confini regionali a partire proprio da oggi e nonostante i segnali positivi che quotidianamente arrivano dalla curva epidemiologica.

“Confartigianato Trasporti reputa necessario provvedere a questa proroga – ha commentato l’associazione di categoria – per le crescenti difficoltà economiche che tante piccole imprese hanno per affrontare il rinnovo del parco mezzi in seguito all’emergenza Covid-19 e la contestuale mancanza dei provvedimenti normativi per l’anno in corso che consentano di fruire degli incentivi destinati allo scopo”.

La proroga dei termini sul rimborso accise di ulteriori 18 mesi per i veicoli più inquinanti è senza dubbio un duro colpo per la sostenibilità, chiave di volta del lungo percorso verso un’Europa più green entro il 2050. Ma il rischio che migliaia di imprese possano essere escluse da questa strada è più concreto che mai. La sopravvivenza, in questo caso, ha la priorità sulla sostenibilità?

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