Trasportounito ha annunciato di avere deciso di chiedere, attraverso i suoi legali, l’annullamento del procedimento relativo al rinnovo del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori, informandone contemporaneamente il Ministro e il Vice Ministro dei Trasporti. Secondo l’organizzazione, il procedimento per il rinnovo è contrario alla legge e nega la storia e il motivo di esistere dell’Albo.

Nel motivare la propria decisione, Trasportounito ha sottolineato come il Comitato Centrale dell’Albo, sorto con una legge di oltre cinquant’anni fa, abbia cessato a tutti gli effetti di essere la “casa comune” dell’autotrasporto e non sia più, allo stato attuale, rappresentativo della categoria.

Trasportounito: “L’autotrasporto ha bisogno di un organismo permanente di confronto”

“La contestazione legale”, ha dichiarato il segretario nazionale di Trasportounito, Maurizio Longo, “è stata ritenuta d’obbligo in quanto siamo in presenza di atti che negano l’identità di strumento istituzionale, professionale ed assistenziale di tutte le imprese di autotrasporto italiane a prescindere dai vertici delle confederate associazioni di categoria.”

“La categoria dell’autotrasporto”, ha aggiunto Longo, “di importanza strategica sia dal punto di vista economico, che sociale, ha oggi più che mai bisogno di un organismo permanente di confronto, per raggiungere i risultati che l’Albo avrebbe dovuto prefiggersi e soprattutto condividere con un’ampia rappresentanza delle imprese, unitamente a quella dei lavoratori, con la rimozione del pagamento della tassa annuale oltre all’eliminazione della normativa ambigua che fa dell’Albo un soggetto istituzionale a dir poco anomalo.”

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