Dal 1° ottobre 2020 è entrato ufficialmente in vigore il divieto di circolazione perpetuo per tutti i camion. Camion con ptt superiore alle 3,5 ton, motorizzati Euro 3 e Euro 4, che transiteranno per il Traforo del Frejus.

Il divieto, originariamente previsto per il 1° luglio, era stato posticipato al 30 settembre. Questo, a causa dell’emergenza Covid-19 che aveva rallentato, se non bloccato del tutto, le pratiche per l’immatricolazione di nuovi mezzi.

Frejus

Traforo del Frejus: i divieti sono attivi

Come ha fatto notare Conftrasporto “con questo provvedimento, le regole del traffico nel Traforo del Frejus si uniformano con quelle attualmente vigenti per il Monte Bianco”.

Qui i divieti per i mezzi con classe energetica più inquinante erano già in vigore dal settembre del 2019. Per quanto riguarda la proroga del traforo del Frejus, era stata la SITAF a comunicarlo. Parliamo della Società Italiana per il Traforo Autostradale del Frejus. SITAF ha informato l’utenza sulla scelta presa dalla Commissione Intergovernativa del Traforo del Frejus.

Una proroga mirata

In realtà, la proroga dello scorso giugno a causa dell’emergenza Covid-19, non era rivolta a tutti gli autotrasportatori. Solo a coloro che, tramite un’apposita autocertificazione rilasciata dal gestore del tunnel, fossero riusciti a dimostrare l’impossibilità di dotarsi di veicoli pesanti sopra le 3,5 ton Euro 3 o Euro 4. E solo per circostanze direttamente riferibili all’emergenza sanitaria.

In molti infatti, a causa della chiusura per degli uffici aziendali, bancari e della motorizzazione per il lockdown nazionale, non erano riusciti a perfezionare le pratiche per l’acquisto di camion conformi alle più recenti norme Euro 5 e Euro 6. Come per gli autocertificati in vigore tra marzo e aprile in tutta Italia, anche per il traforo del Frejus deventuali ichiarazioni mendaci nonché l’uso di atti falsi sarebbero state punite secondo il codice penale.

L’autotrasporto in fermento

Il divieto di circolazione per i mezzi Euro 3 e Euro 4 nel traforo del Frejus entra in vigore proprio mentre a livello nazionale, secondo quanto indicato nell’ultima Legge di Bilancio (dicembre 2019), cadono gli sconti sulle accise del gasolio per la stessa tipologia di veicoli. Un provvedimento a cui, nonostante le richieste di tutto il settore, non è seguita nessun tipo di proroga. Complici anche le (per ora ipotetiche) misure di rincaro delle accise del Ministero dell’Ambiente, la proteste dell’autotrasporto stanno montando.

 

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