Il terremoto che ha colpito la zona di confine tra Turchia e Siria lo scorso 6 febbraio ha letteralmente devastato un’area molto estesa e densamente popolata. Al momento, le stime parlano di quasi 40mila vittime accertate, mentre milioni di persone sono rimaste senza casa. Uno scenario del genere non ha lasciato indifferente un costruttore come MAN Truck & Bus, che ha deciso di donare un milione di euro per sostenere le popolazioni colpite.

I soldi saranno utilizzati per acquistare forniture di soccorso, ma anche veicoli di emergenza e trasporto di tutto quello che può servire in una fase delicata come quella attuale, in cui si cercano ancora persone sotto le macerie e si pensa a dare assistenza a chi è rimasto senza casa. MAN precisa che una parte del denaro verrà utilizzata direttamente per l’acquisto di beni materiali e il loro trasporto con autobus, camion e furgoni, l’altra sarà devoluta alle principali organizzazioni umanitarie che stanno fornendo aiuti nella regione del disastro, tra cui cinque autopompe da utilizzare nella zona sismica. Il produttore di veicoli commerciali ha effettuato questa donazione in aggiunta agli aiuti forniti dal Gruppo Volkswagen che ha devoluto un altro milione di euro a nome dei suoi marchi per gli aiuti in Turchia e Siria.

Terremoto in Turchia e Siria, si mobilitano anche i dipendenti MAN

Già il giorno del disastro i dipendenti in Turchia hanno avviato una campagna di raccolta di aiuti e la mattina seguente sono partiti i primi camion carichi di indumenti invernali, coperte scarpe, articoli per l’igiene, cibo e acqua. MAN Turchia ha inviato numerosi veicoli che hanno portato diverse centinaia di parenti di dipendenti MAN, ma anche altre persone che volevano lasciare la regione, dalla zona del terremoto ad Ankara. Peraltro, i dipendenti MAN avevano espresso concretamente la loro solidarietà anche lo scorso anno allo scoppio della guerra in Ucraina.

Non a caso, il CEO di MAN Truck & Bus, Alexander Vlaskamp, si è espresso così: “MAN è fortemente legata alla Turchia da molti decenni. Quando è stato fondato negli anni ‘60, lo stabilimento di Ankara era il nostro primo sito di produzione fuori dalla Germania e, di conseguenza, le relazioni sono molto strette. Alla luce di questa catastrofe è chiaro che daremo il nostro aiuto in modo rapido e senza rallentamenti burocratici. A tutte le vittime va la nostra più profonda compassione. Allo stesso tempo, è impressionante vedere il grande impegno con cui i nostri dipendenti hanno già aiutato nei giorni scorsi e continuano a lavorare duramente per le vittime della catastrofe”.

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