Il Consiglio Nazionale FIAP, riunitosi dopo aver appreso delle criticità contenute nella conversione in legge del DL Semplificazioni, ha emesso il suo verdetto sul contenuto del provvedimento. Al suo interno non si troverebbe “infatti, alcuna traccia delle soluzioni “annunciate”. Ad esempio, su costi di esercizio e tempi di pagamento. Così come dell’intervento risolutivo rispetto alla continua richiesta alle Imprese di Autotrasporto del contributo da parte dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti. Così come per la questione dell’affidamento delle revisioni dei veicoli pesanti alle imprese private”.

tempi di pagamento

Tempi di pagamento e costi di esercizio, un binomio richiesto a gran voce

Le criticità elencate precedentemente sono state portate dalle associazioni sul tavolo delle trattative con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in più di un’occasione di dialogo. Ma, da quello che si evince dalla nota FIAP e dalla missiva inviata da Unatras alla ministra, sono rimaste sostanzialmente lettera morta. “La mancanza di indicazioni e risposte da parte della Ministra On. De Micheli e del Governo, è evidente” tuona l’associazione di categoria.

Vi riportiamo altre parole della nota FIAP.

I tentennamenti su provvedimenti strutturali e fondamentali, come i costi di esercizio e i tempi di pagamento, arrivano in “un momento di grave difficoltà delle Aziende. Queste, “devono” continuare a lavorare nel bisogno estremo di recuperare fatturato e liquidità. Subendo, tra l’altro, decisioni unilaterali in termini di dilazione nei pagamenti”.

Decisioni che, combinate “a carenze infrastrutturali e relativi oneri, come i pedaggi autostradali”, vanno ad impattare pesantemente sulle finanze delle imprese di trasporti. Quello che l’autotrasporto si aspettava era “un segno di riconoscimento vero, non solo a parole, per l’impegno profuso in modo indefesso. Soprattutto, in un momento difficile per l’economia, per il Paese”.

I toni delle rivendicazioni si alzano

Inevitabile, a questo punto, l’inasprimento dei toni: a detta di FIAP, che è rimasta fedele ai sui cavalli di battaglia, già ampiamente ribaditi nel commento al DL Rilancio, è giusto e corretto “alzare di livello il tono delle rivendicazioni a favore delle imprese che, indipendentemente da dichiarazioni formali o meno, condivise da alcuni solo a parole ma non nei fatti concreti, vivono comunque tutti i giorni da tempo, e non solo in questo periodo interessato dalla COVID-19, in “stato di agitazione””.

Ma il periodo è delicatissimo, inutile negarlo. E, proprio per questo, onde evitare ulteriori complicazioni, di base già esistenti – il prolungamento dello stato di emergenza, sotto questo punto di vista, fa da monito – bisogna propendere verso “una responsabilità più ragionata”.

Provvedimenti urgenti ma serve responsabilità. Bisogna lavorare sui tavoli ancora aperti

Ecco le conclusioni dell’Associazione.

“In tal senso, nel breve periodo legato sostanzialmente ai tempi occorrenti per l’approvazione dei provvedimenti ancora “aperti” in sede parlamentare, la Federazione, e soprattutto il Consiglio Nazionale, si muoverà. Lo farà promuovendo le soluzioni che ha individuato. Soluzioni già condivise con i soggetti associativi di rappresentanza del settore, ad ogni livello delle Istituzioni Governative e Territoriali. E lo farà anche nel dialogo aperto e costruttivo con tutti i soggetti come stakeholder, committenza ed enti, interessati dai temi oggetto di interesse. Dopodiché, i fatti che si verificheranno al termine del breve periodo, connesso ai tempi per la trasformazione in legge del decreto “semplificazioni” determineranno le prossime decisioni”.

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