Le tradizioni vanno rispettate, specialmente sotto Natale, e anche quest’anno Scania Italia non ha fatto eccezione, celebrando la conferenza stampa di fine anno a Trento, in quella che è a tutti gli effetti la casa del Grifone in Italia. Tanti gli spunti di discussione, a cominciare dal personale bilancio dell’AD, Enrique Enrich, che ha messo in archivio il quinto anno alla guida della filiale italiana di Scania. Un bilancio, quello di Enrich, certificato da numeri positivi e da tante iniziative messe in atto in questi ultimi anni. Tra queste, l’accelerazione impressa ai servizi post-vendita, “cruciali per un’azienda come la nostra, visto che non gestiamo direttamente la produzione dei veicoli”, ha detto Enrich. E poi l’importanza della squadra, con i clienti che “non scelgono Scania solo per il prodotto, ma anche per le persone. E questo è motivo di orgoglio”.

scania-conferenza-6

Scania Italia, cambia il direttore vendite: Dusatti va in Svezia

A proposito di persone, la notizia principale della giornata è il cambio nella direzione commerciale. A partire dal 2026, infatti, Daniel Dusatti lascia il suo ruolo attuale per assumere una posizione internazionale all’interno dell’organizzazione commerciale del Gruppo. Ancora una volta, insomma, il quartier generale attinge dall’Italia. Dusatti, da sette anni in Scania, assumerà la carica di Direttore Construction, Mining & Forestry di Scania, un mercato “da circa 22mila veicoli all’anno”, come ha specificato proprio Dusatti, che verrà rimpiazzato da Michele Marchetti, già Direttore Generale di Scania Commerciale a Trento.

Daniel Dusatti è sempre stato l’uomo dei numeri, e nemmeno quest’anno si è tirato indietro nel tirare (perdonate il gioco di parole) le somme del 2025. In un anno che doveva essere di sofferenza per il mercato (e che invece, complessivamente, lo è stato meno del previsto), Scania ha mantenuto la seconda posizione complessiva, alle spalle di IVECO e primo tra i marchi esteri, con una quota prevista del 15 per cento in un mercato che si stima possa toccare le 23.200 unità nel segmento over 16 ton, quello che interessa da vicino al Grifone. “Nei trattori per il lungo raggio, in particolare, abbiamo performato molto bene, specialmente nel secondo semestre dell’anno”, ha detto Dusatti mentre, guardando al futuro, Michele Marchetti punta anche sul veicolo allestito, che costituisce ormai “il 45 per cento dell’immatricolato”.

Continua il trend positivo in Italia

E non preoccupa, parola dell’AD Enrich, il calo della quota di mercato rispetto a un 2024 davvero da record, che si era chiuso con oltre 4.000 camion immatricolati e una percentuale del 16,6 per cento. “Sono oscillazioni fisiologiche, quello che ci interessa è il trend positivo che abbiamo intrapreso negli ultimi anni e che ci ha portato a presidiare saldamente la seconda posizione sul mercato”. In questo quadro, l’evoluzione del trasporto a zero emissioni avrà un ruolo importante, sebbene siano poco meno di 70 (meno dello 0,3 per cento del mercato) i camion elettrici immatricolati quest’anno nel segmento più pesante. “Siamo consapevoli delle difficoltà attuali, ma riteniamo l’elettrico una componente irrinunciabile della transizione che stiamo vivendo”, ha detto l’AD di Scania Italia. “Vogliamo tagliare del 45 per cento le emissioni da qui al 2032, e non potremmo farlo altrimenti”.

Nella strategia di Scania, poi, ci sono i servizi, con il direttore Service, Sales & Operations, Fredrik Swartling, svedese di nome, ma italianissimo d’adozione, a comunicare il traguardo del 90 per cento di contratti di servizio sottoscritti sui veicoli venduti quest’anno. Una quota importante, che porta il totale dei contratti attivi sopra i 15mila in Italia, 5mila dei quali attivi su camion usati, con un’estensione dedicata proprio ai veicoli usati in arrivo il prossimo anno. “E i dati ci mostrano come il 90 per cento dei problemi arriva dal 10 per cento i veicoli venduti senza un pacchetto di servizi: la manutenzione preventiva è la chiave per l’efficienza del trasporto, oggi”, ha detto Swartling.

scania-conferenza-5

L’attenzione crescente alla rete sul territorio (e alla digitalizzazione dei processi)

E poi c’è la rete, con tre officine Scania On-Site, quelle che portano l’assistenza Scania direttamente nell’officina del cliente, in arrivo all’inizio del prossimo anno (al momento sono 11). La rete di officine consta di 118 presidi sul territorio, che si sommano ai 18 concessionari, quattro dei quali captive. E il prossimo anno, il 18 aprile, è in arrivo il nuovissimo presidio di Scania Milano Est a Brugherio, un’area destinata a ospitare un’officina, un’area per gli autisti con mensa e servizi, nonché gli uffici di Scania Finance.

In tema di assistenza, a Trento abbiamo visto un’altra innovazione portata dal Grifone, cioè il sistema TED (Technician Dashboard) per digitalizzare e automatizzare i processi in officina: dall’accettazione alla comunicazione degli interventi al cliente, fino a monitoraggio dei tempi di lavorazione e la fatturazione. Tutto possibile utilizzando un tablet che consente, tra l’altro, di raccogliere e condividere i dati. Si comincia da Trento, con l’obiettivo di dotare di TED gran parte della rete di assistenza in Italia entro il 2026.

In primo piano

Articoli correlati

Tgroup inserisce in flotta il Mercedes-Benz Actros L ProCabin

Tgroup annuncia l’ingresso in flotta del nuovo Mercedes-Benz Actros L ProCabin, in collaborazione con Daimler Truck Italia. Il veicolo sarà impiegato sulle tratte strategiche tra gli hub aziendali, puntando su efficienza, sicurezza e comfort sulle lunghe percorrenze.