Reverse charge, il meccanismo contabile adesso è realtà. Plaudono ANITA e Federtrasporto
Si tratta, nello specifico, della possibilità di versare l'IVA direttamente allo Stato che le aziende di autotrasporto e logistica potranno applicare, previo consenso dei fornitori. La modifica alla normativa vigente era stata introdotta con il Decreto Legge 84 del 17 giugno 2025, che sarebbe entrato in vigore dopo l'approvazione da parte della Commissione Europea. Il commento delle associazioni.

Il meccanismo dell’inversione contabile, anche nota come reverse charge, è realtà per le imprese che si occupano di autotrasporto. Si tratta, nello specifico, della possibilità di versare l’IVA direttamente allo Stato che le aziende di autotrasporto e logistica potranno applicare, previo consenso dei fornitori. La modifica alla normativa vigente era stata introdotta con il Decreto Legge 84 del 17 giugno 2025, che sarebbe entrato in vigore dopo l’approvazione da parte della Commissione Europea.
Questa è arrivata, così l’Agenzia delle Entrate ha potuto pubblicare gli appositi modelli di comunicazione, validi a partire da ieri, 30 luglio. La misura è stata sostenuta nei mesi scorsi da due associazioni importanti nel mondo dell’autotrasporto italiano, come ANITA e Federtrasporto, naturalmente soddisfatti della novità legislativa.
Reverse charge, i commenti di ANITA e Federtrasporto
“È fondamentale – ha dichiarato il Presidente di ANITA, Riccardo Morelli – che il Governo e il Parlamento abbiano accolto il contributo di idee e proposte di ANITA, portate avanti in questi anni nel confronto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Agenzia delle entrate. Il lavoro, frutto dell’ascolto delle imprese associate, ha avuto come risultato la decisione di applicare anche nel settore del trasporto e della logistica una misura che potrà determinare una sensibile riduzione delle distorsioni che penalizzano le aziende sane e regolari nella concorrenza sul mercato nazionale e internazionale”.
“Il completamento dell’iter per l’applicazione della misura in materia di reverse charge costituisce non solo un importante passo verso una maggiore trasparenza del mercato, ma, contribuendo a combattere le frodi fiscali, potrà determinare risultati importanti per l’Amministrazione finanziaria anche sul versante del recupero dell’IVA”, ha aggiunto il Presidente di Federtrasporto, Paolo Colombo.