La pandemia ha fermato lo stop ai mezzi inquinanti a Parigi soltanto per sei mesi. E dal primo di giugno, nonostante le (forti proteste) delle associazioni di categoria dell’autotrasporto, la Métropole du Gran Paris che amministra i comuni della banlieue parigina situati in Ile-de-France al di fuori del territorio della capitale francese ha fatto scattare un ulteriore limitazione, dopo quelle del luglio 2019 (inizialmente era previsto di attivarla lo scorso 1° gennaio). Allora si era trattato dell’area urbana di Parigi, interna al celebre e congestionato Boulevard Périphérique, identificata come ZFE Zone à faible émissions (zona a ridotte emissioni) e interdetta ai camion con motore diesel Euro 4 e comunque immatricolati prima del 1° ottobre 2006.

Parigi, la rivoluzione urbana prosegue. Ma l’autotrasporto è critico

Ma Parigi, per non collassare causa congestione, dal 2011 si è dotata di un secondo anello autostradale più esterno, più volte ampliato e con tratti in galleria. È la A86 lunga circa 80 chilometri e con una distanza dal centro che oscilla tra 8 e 15 chilometri. Proprio la A86 dal 1° giugno è diventata il nuovo confine per i veicoli più inquinanti: ricordato che come è avvenuto in passato per il Périphérique, l’autostrada resta libera da divieti per permettere il traffico in transito, le strade dei 79 comuni dell’Ile-de-France in cui immettono i suoi svincoli restano off-limits – 24 ore su 24, 7 giorni su 7 – per i mezzi pesanti le cui caratteristiche di omologazione corrispondono agli standard della vignetta francese Crit’Air 4, di fatto tutti i camion a norme Euro 4 e precedenti.

Il divieto si applica invece solo nei giorni lavorativi dalle 8 alle 20 per auto e furgoni fino a 35 quintali. Le nuove limitazioni coinvolgono circa due terzi dell’area della Métropole du Gran Paris, abitata da oltre 5,5 milioni di persone, lasciando scoperta soltanto una fascia dei comuni più periferici dell’Est parigino. Quanto alla vignetta Crit’Air è obbligatoria anche per i mezzi con targa straniera: può essere richiesta online per poco più di 3 euro e deve essere esposta sul parabrezza; per chi non ne è dotato la sanzione prevista può arrivare fino a 135 euro, a prescindere dal fatto che il veicolo rispetti o meno le norme antinquinamento

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