Riccardo Morelli, Presidente Anita, durante il suo intervento alla cerimonia inaugurale del Transpotec Logitec 2024, intitolata “Il trasporto merci e persone tra presente e futuro”, facendo riferimento ai 50 anni trascorsi dall’istituzione dell’Albo Nazionale degli Autotrasportatori e alle prospettive del comparto, ha dichiarato: “Negli ultimi 50 anni il mondo dell’autotrasporto ha acquisito consapevolezza del proprio ruolo strategico, nei confronti della società e del sistema economico nazionale. Per consolidare questa nuova percezione di sé e raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi, nel settore cresce l’esigenza di attivare un processo di crescita inclusivo a beneficio di tutte le imprese, che le coinvolga e le aiuti a valorizzare le proprie competenze e il proprio capitale umano indipendentemente dalla loro grandezza”.

“Sulla strada verso il progresso, il settore è profondamente mutato – ha proseguito Morelli – affiancando all’attività di trazione delle merci su strada ulteriori servizi: spedizioni e multimodalità, evolvendo verso la logistica come attività integrata del sistema dei trasporti. Oggi le imprese rispondono con una elevata reattività alle dinamiche del mercato globalizzato, alle richieste della committenza e ai bisogni della collettività, senza mai perdere di vista l’impegno per un sistema dei trasporti sostenibile nelle sue tre declinazioni: ambientale, economica e sociale. A guidare questo cambiamento le innovazioni tecnologiche e digitali che fanno da traino all’evoluzione del settore cui stiamo assistendo in questo periodo”.

“In vista della celebrazione dei 50 anni dalla sua istituzione ha concluso Morelli – lancio un appello all’Albo Nazionale degli Autotrasportatori affinché possa sostenerci ancora nell’affrontare l’unica vera sfida che si pone sul cammino del comparto. Quella di attivare un processo di crescita inclusiva, che coinvolga tutte le imprese, a prescindere dalla dimensione aziendale, accompagnando da un lato quelle che più hanno bisogno di essere sostenute in questo cambiamento necessario, dall’altro rafforzando la spinta collaborativa necessaria per il riposizionamento competitivo del settore. In ultimo gli obiettivi cui dobbiamo tendere sono a noi chiari. Per raggiungerli è però indispensabile investire sul fattore umano. Professionalità, ricambio generazionale e soprattutto nuove competenze, sono l’ago della bilancia per il futuro delle nostre imprese”.

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