Sono 1136 i metri di impalcato del tunnel del Monte Bianco – l’arteria nevralgica che collega la Valle D’Aosta alla Francia – che avrebbero dovuto essere sostituiti con una serie di una trentina di interventi notturni che avrebbe dovuto concludersi entro metà giugno. Ma le tracce di amianto rinvenute a metà maggio hanno fatto slittare il termine lavori fino a luglio. Niente di troppo impegnativo per l’autotrasporto merci, nonostante il traffico post pandemia sia in crescita.

I lavori sul traforo del Monte Bianco potrebbero prolungarsi

A destare un po’ più di preoccupazione, però, è quanto è stato pubblicato sulla stampa francese. Secondo i media d’Oltralpe la concessionaria del tunnel Geie-Tmb avrebbe in programma tra il 2022 e il 2023 di intervenire su oltre 1.200 metri della volta con lavori di impermeabilizzazione e sigillatura che potrebbero richiedere fino a quattro mesi di chiusura totale alla circolazione del traforo.

Non è ancora chiaro, però, quali saranno le modalità scelte: è possibile sia che i lavori siano svolti “tutti di un fiato” nell’autunno del prossimo anno sia che si decida di dividere il cantiere in due tranche di due mesi, da spalmare tra i due anni, visto che ottobre e novembre sono i periodi di minor traffico. In ogni caso, la scelta di procedere a questi interventi di “ringiovanimento” della struttura del tunnel esistente smentisce nei fatti ogni illazione circa la costruzione di una seconda galleria, nonostante fossero circolate voci su un inserimento dell’opera nei recovery plan di Italia e Francia.

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