APRE (1)

Quali desideri è in grado di esaudire il Genio di Mahindra? Sicuramente quello di lavorare tanto e di costare poco! Robustezza ed economicità sono senza dubbio i punti di forza che rendono assai appetibile il pick up indiano a una folta schiera di artigiani, agricoltori, giardinieri, piccole imprese in genere che necessitano di un mezzo per trasportare materiale agile e versatile che richieda un investimento contenuto.

Soprattutto in città, con la versione a due ruote motrici e cabina singola testata da Vado e Torno, dove è fondamentale avere grande capacità di carico contenendo gli ingombri, ma anche in campagna o nelle zone collinari, su sterrati e strade dissestate, scegliendo la versione 4Wd.

DSC01480 (1)

Economico non fa rima con povero. Parliamoci chiaro, 10.970 euro più Iva (oppure 13.950 per il 4Wd) ai quali ne vanno aggiunti altri 700 per la messa in strada che comprende immatricolazione, terzo anno di garanzia (o 100 mila chilometri) e assistenza stradale, sono davvero pochi, e non è il caso di storcere troppo il naso per qualche inevitabile piccola pecca che riguarda la qualità delle finiture o della verniciatura.

In realtà, il mezzo è tutt’altro che basico e ha una più che soddisfacente dotazione di serie. Compresi nel prezzo ci sono i dispositivi Abs (antibloccaggio elettronico delle ruote in frenata) e il controllo elettronico di stabilità Esp, lo Start & stop, il Cruise control e il doppio airbag anteriore. La chiusura è centralizzata con telecomando e la cabina è dotata di aria condizionata, impianto stereo con Mp3 e comandi al volante, alzacristalli elettrici e fari fendinebbia.

DSC01445 (2)

[fusion_builder_container hundred_percent=”yes” overflow=”visible”][fusion_builder_row][fusion_builder_column type=”1_1″ background_position=”left top” background_color=”” border_size=”” border_color=”” border_style=”solid” spacing=”yes” background_image=”” background_repeat=”no-repeat” padding=”” margin_top=”0px” margin_bottom=”0px” class=”” id=”” animation_type=”” animation_speed=”0.3″ animation_direction=”left” hide_on_mobile=”no” center_content=”no” min_height=”none”][fusion_tagline_box backgroundcolor=”” shadow=”no” shadowopacity=”0.1″ border=”1px” bordercolor=”” highlightposition=”top” content_alignment=”left” link=”http://www.vadoetorno.com/abbonamenti.aspx?lang=it” linktarget=”_blank” modal=”” button_size=”xlarge” button_shape=”square” button_type=”flat” buttoncolor=”” button=”ABBONATI SUBITO” title=”Scopri di più” description=”La prova completa sulla rivista Vado e Torno” animation_type=”0″ animation_direction=”down” animation_speed=”0.1″ class=”” id=””][/fusion_tagline_box][/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]

In primo piano

Articoli correlati

Mercedes eSprinter 420: in prova col van elettrico della Stella

Le tradizionali doti e qualità del van della Stella ampiamente apprezzate nelle versioni con motorizzazione termica si ritrovano pari pari anche sulla configurazione cento per cento elettrica. Senza penalizzare il carico utile e con un’autonomia che toglie lo stress da ricarica.

Volkswagen Crafter L3 H3: quell’appeal che conquista

Abbiamo testato il Volkswagen Crafter L3 H3, ed è nell’abitacolo che il van tedesco vuole distinguersi dalla concorrenza, alzando l’asticella della qualità. Completamente ridisegnato, con sistemi info di ultima generazione, porta a bordo il digital cockpit, il freno di stazionamento elettrico e un r...