Un inizio d’anno scoppiettante per il produttore tedesco di semirimorchi Kögel: gli ordini del primo trimestre del 2021, stando ai dati rilasciati, sono infatti raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2019 (in cui sono state comunque vendute 2.949 unità). I dati relativi allo scorso anno, a causa della crisi provocata dalla pandemia, non sono stati presi in considerazione poiché atipici rispetto all’andamento strutturale del mercato. In generale si tratta di risultati incoraggianti che hanno favorito ingenti investimenti da parte del Gruppo, in particolare nel potenziamento del sito produttivo di Burtenbach, nel nord della Baviera, un polo dedicato alla produzione di veicoli trainati SKD.

Nel primo trimestre del 2021 Kögel ha quindi registrato un aumento del 110 per cento sugli ordini in entrata, con 6.978 veicoli venduti contro le 3.325 del 2019. Una ripresa, quella del produttore tedesco, che in realtà era già iniziata nell’ultimo trimestre del 2020, un periodo in cui furono totalizzati 3.370 ordini.. Nel primo trimestre del 2021, la domanda è stata particolarmente forte nell’Europa orientale (4.088 unità), seguita poi dall’Europa occidentale (2.890 unità). Le regioni di vendita e i singoli mercati più forti sono, Austria seguita dalla regione Russia/Ucraina. Al terzo posto Benelux poi Paesi Baltici/Polonia, Germania ed infine Italia. Le previsioni di Kögel per l’anno in corso sono positive: il Gruppo prevede di vendere un totale di 19.500 unità.

Kögel

Kögel, un 2021 di grandi investimenti

“Le nostre prospettive sono eccellenti anche perché la domanda dei clienti è rimasta latente nell’anno passato. Ed è pe questo che Kögel ha iniziato il 2021 con un forte vento in poppa”, ha esordito Thomas Heckel, a capo della divisione finanziaria di Kögel durante la prima conferenza stampa virtuale del 2021 del Gruppo. “Non ci sono segni di rallentamento della domanda. Siamo sulla buona strada verso il nostro obiettivo di vendita”, ha poi rimarcato.

I problemi di approvvigionamento di singoli prodotti dei fornitori, come i semiconduttori, di cui soffre attualmente l’intera industria automotive, potrebbero avere conseguenze sul lungo periodo, anche a causa del protrarsi degli effetti provocati dalla pandemia sulla filiera globali, acuiti poi dalla crisi del Canale di Suez di fine marzo. Tuttavia, tiene a precisare il direttore finanziario, “siamo molto fiduciosi che beneficeremo del trend positivo e proprio per questo stiamo pianificando investimenti del valore di milioni nel sito di Burtenbach”. A titolo esemplificativo Heckel ha quindi citato l’espansione della produzione SKD e del centro di spedizione, dove vengono prodotti e imballati i kit di rimorchi per i mercati di tutta Europa, così come l’espansione e la modernizzazione dell’edificio amministrativo.

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