Cosa sappiamo dell’incidente al distributore di Gpl del 4 luglio a Roma
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo contro l’autista del camion cisterna coinvolto nell'esplosione del distributore di Gpl avvenuta il 4 luglio nel quartiere Prenestino, durante le operazioni di scarico del gas. I reati contestati all’autista sono omicidio colposo, disastro colposo e lesioni gravi. Attualmente, è al vaglio della Procura anche la posizione del gestore della stazione di servizio: gli inquirenti vogliono sondare eventuali responsabilità legate alla sicurezza dell’impianto e al rispetto delle normative.

Foto: fonte Greenme.it
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo contro l’autista del camion cisterna coinvolto nell’esplosione del distributore di Gpl avvenuta il 4 luglio nel quartiere Prenestino, durante le operazioni di scarico del gas.
I reati contestati all’autista sono omicidio colposo, disastro colposo e lesioni gravi. L’apertura del fascicolo è arrivata dopo la morte del responsabile della stazione di servizio, rimasto ustionato in modo molto grave nell’incidente. Oltre all’autista del camion, è al vaglio della Procura anche la posizione del gestore della stazione di servizio: gli inquirenti vogliono sondare eventuali responsabilità legate alla sicurezza dell’impianto e al rispetto delle normative.
Incidente al distributore di Gpl a Roma: continuano le indagini per chiarire cause e responsabilità
Continua dunque l’indagine sull’esplosione al distributore Gpl a Roma, con l’obiettivo di chiarire le cause e le eventuali responsabilità. Intanto l’incidente ha riacceso il dibattito sulla sicurezza delle stazioni Gpl nelle aree urbane. Secondo il CNR, infatti, impianti di questo tipo dovrebbero essere spostati fuori dai centri abitati.