Unatras torna sulla questione del Green Pass e lancia l’allarme: “da oggi le imprese di autotrasporto straniere stanno sostituendo quelle italiane, con un effetto dirompente sull’economia del settore dei trasporti del nostro Paese”, esordisce la nota congiunta dell’Unione Nazionale delle Associazioni dell’Autotrasporto Merci, di cui fanno parte le principali associazioni di settore (Fai, Fiap, Unitai e Assotir per Conftrasporto-Confcommercio, Cna Fita, Confartigianto Trasporti, SnaCasartigiani).

Green Pass, sulla questione degli autisti stranieri l’autotrasporto alza la voce

Stando ai numeri analizzati dalla sigla, almeno il 25% di camion delle imprese italiane a partire dal 15 ottobre (il giorno dell’entrata in vigore del Green Pass obbligatorio su tutti i luoghi di lavoro in Italia) è stato costretto a fermarsi per fare largo ai vettori stranieri, “innescando di fatto una forma di concorrenza distorta che danneggia un settore centrale della nostra economia”, sottolineano le associazioni dell’autotrasporto. “Quello che avevamo ampiamente previsto si sta purtroppo verificando: la committenza (cioè il settore produttivo) si sta già rivolgendo all’estero per sostituire i servizi di trasporto forniti dai vettori italiani”.

Unatras si dice “sorpresa, allibita e indignata dal fatto che, in questa fase di ripresa, il Governo stia mettendo in difficoltà imprese e lavoratori che nelle fasi più drammatiche della pandemia hanno garantito al Paese l’approvvigionamento dei farmaci e dei beni di prima necessità”.

Spunta anche lo spettro dell’eliminazione del rimborso accise

La nota congiunta, diffusa dai ministeri delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e della Salute, precisa infatti che gli autotrasportatori provenienti dall’estero saranno esentati dall’obbligo del green pass, a condizione che le operazioni di carico/scarico siano effettuate da altro personale. A tal proposito Unatras “ritiene inaccettabile che il Governo preveda un regime alternativo sulla normativa del green pass a unico vantaggio delle imprese estere”.

A tutto questo si aggiungono le dichiarazioni rese ieri dal ministro dell’Ambiente Cingolani, che propone di eliminare gli interventi sulle accise per l’autotrasporto attualmente in vigore. Dichiarazioni che Unatras ritiene inopportune. “Se quest’ultima iniziativa è orientata a rinunciare a un asset strategico come quello della logistica e dell’autotrasporto in Italia lo dica chiaramente”, conclude Unatras.

Green Pass, inviata una nuova missiva al MIMS

Constatata la criticità del momento, Unatras ha quindi inviato una nuova lettera al ministro Giovannini e alla viceministra Bellanova, nella quale viene sottolineato che l’obiettivo è “garantire l’applicazione uniforme delle regole tra imprese nazionali e imprese comunitarie”. L’auspicio di Unatras sarebbe quello di ritirare la circolare che esenta i conducenti stranieri dall’obbligo del possesso del certificato verde.

Dal canto suo Confartigianato Trasporti, a margine della nota congiunta di Unatras, “smentisce con forza quanto afferma la nota dei Ministeri in merito alla condivisione di tale decisione a seguito delle interlocuzioni con le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali, respingendo totalmente al mittente ogni tentativo di strumentalizzazione sul tema Green Pass per il quale tanto le associazioni datoriali che quelle sindacali del comparto Trasporti avevano richiesto pubblicamente soltanto chiarezza applicativa per la peculiare attività lavorativa dei trasportatori e medesima applicazione delle regole a tutti gli operatori senza alcuna distinzione basata sulla nazionalità”.

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