“La rete ferroviaria richiede almeno un miliardo di euro all’anno di lavori per essere potenziata. Quindi tassiamo i camion per trovare queste risorse”. La (discutibile) proposta arriva da un personaggio che è parte in causa del problema, ovvero Jean-Pierre Farandou, presidente delle ferrovie statali francesi SNCF. Compagnia cui giusto lo scorso anno sono stati contestati dalla UE aiuti di Stato occultati nel bilancio per oltre 5 miliardi di euro.

L’iniziativa di parte ferroviaria, pur corretta da un “facciamo pagare solo gli stranieri”, ha suscitato un’alzata di scudi da parte di tutto il mondo dell’autotrasporto francese: le principali associazioni di categoria Fntr, Otre e Union Tfl hanno dichiarato la loro ferma opposizione, sottolineando che già oggi bastano e avanzano i pesanti pedaggi delle autostrade. Farandou, di fatto, proporrebbe di resuscitare la famigerata Ecotaxe, che a cavallo del 2014 ha innescato la protesta dei cosiddetti “gilet jeaunes” tenendo in scacco per quasi un anno la logistica in tutta la Francia.

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