Il rilancio del Sistema Italia e il contenimento dei gravissimi effetti della pandemia (tuttora in atto, con una forza drammatica) potranno concretizzarsi soltanto se l’autotrasporto e le tematiche che ruotano intorno ad esso riusciranno a trovare una valida sponda nelle politiche attive del Governo. Le aziende di trasporto, collante tra mondo produttivo e reali esigenze dei cittadini, rappresentano infatti a tutti gli effetti il trampolino di lancio che potrà permettere alle imprese italiane di tornare con forza sullo scenario globale, nel solco dello spirito del PNRR. Questa, in sintesi, la visione di Federauto in merito alle misure per l’autotrasporto e ai rapporti che l’Esecutivo dovrà necessariamente instaurare con il comparto nel 2022, per attuare un pieno rilancio dell’economia.

Federauto, sull’autotrasporto convergono più crisi

“Sarebbe difficile, infatti, raggiungere gli ambiziosi traguardi fissati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), con un autotrasporto merci sul quale sono piombati gli effetti dell’emergenza Covid, provocando ritardi nelle consegne dei mezzi per la carenza dei materiali, il rimbalzo dei prezzi dei veicoli e l’impennata dei carburanti, in particolare di quelli a basso impatto ambientale sui quali tanti autotrasportatori hanno investito”, commenta il vicepresidente di Federauto con delega al settore Truck&Van, Massimo Artusi.

“Tutta la filiera dell’autotrasporto – continua Artusi – deve muoversi in maniera compatta e coordinata, per aiutare il Governo a incidere sui nodi reali, attraverso soluzioni equilibrate che tengano conto delle esigenze di tutte le maglie della supply chain. L’industria, gli approvvigionatori energetici e tutti gli altri fornitori di beni e servizi dovrebbero, a loro volta, rinunciare ad approfittare dell’aumento della domanda per applicare aumenti eccessivi e ingiustificati. 

Il ruolo degli incentivi

“Soltanto in questo modo la filiera potrà avere la credibilità necessaria per chiedere all’Esecutivo un impiego mirato e funzionale delle pur scarse risorse assegnare al settore dal PNRR e dalla legge di Bilancio per il 2022, a cominciare da una diversa lettura degli incentivi, da legare più all’utilizzo dei beni strumentali che non ai contributi all’acquisto, in modo da privilegiare gli utilizzatori finali”.

“Su questi temi, pertanto, proprio per non rivolgersi al Governo in ordine sparso in questo anno cruciale – conclude Artusi – è necessario aprire un confronto urgente all’interno della filiera, perché tutti i suoi protagonisti possano intraprendere un percorso coerente e coeso. In questa prospettiva Federauto, grazie alla sua posizione centrale nella catena dell’autotrasporto, può rivestire – e non rinuncerà a farlo – un ruolo fondamentale per favorire un confronto equilibrato e frenare fughe in avanti che non giovano a nessuno”.

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