Il fronte del Brennero si sta di nuovo scaldando: il casus belli è rappresentato dai nuovi divieti che dal 1° gennaio 2021 sono andati a colpire  i mezzi pesanti, praticamente di qualunque classe ambientale (anche i più nuovi Euro 6) transitanti per l’Austria. Con i tir che non potranno transitare di notte le associazioni di categoria, nel denunciare la vergognosa situazione, hanno già stimato ulteriori danni alle imprese per centinaia di milioni di euro all’anno. La Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola  De Micheli e il suo omologo tedesco Adreas Scheuer hanno quindi inviato una lettera congiunta alla Commissaria Europea ai Trasporti Adina Valean per denunciare i divieti Brennero che, va ricordato, sono unilaterali e applicati solamente dall’Austria.

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Divieti Brennero: per i ministri dei trasporti sono «inappropriati e inaccettabili»

I nuovi divieti entrati in vigore sul Brennero vanno sostanzialmente ad impattare negativamente su uno degli assi viari più importanti d’Europa, parte della rete TEN-T ovvero il corridoio europeo scandinavo-mediterraneo, che ha un suo snodo cruciale proprio dopo il Brennero e lungo tutto il Tirolo. Come aveva già riportato Conftrasporto si tratta di divieti che andranno a provocare un vero e proprio collo di bottiglia sul principale valico alpino per volumi di merci in transito (oltre 40 milioni di tonnellate nel 2018), percorso da 4,5 milioni di Tir all’anno che non hanno come origine né destinazione l’Austria.

Nella missiva dei due ministri i divieti austriaci vengono definiti «inappropriati e inaccettabili»: si applicano a tutti i trasporti internazionali con l’eccezione di quelli che hanno origine o destinazione in alcune aree del territorio austriaco.

Divieti Brennero, forti conseguenze sul mercato unico

Nella lettera i due Ministri richiamano l’attenzione della Commissione Europea sugli effetti che le ulteriori misure adottate dal Tirolo producono sul funzionamento del mercato unico, in termini di ostacolo alla libera circolazione delle merci e di distorsione della concorrenza, con conseguenze  negative per le aziende del settore e in generale per l’economia continentale, per di più nel contesto di emergenza economico – sanitaria della pandemia.

Secondo Italia e Germania non appaiono convincenti le motivazioni di carattere ambientale dell’Austria e viene evidenziato che le misure in questione non sono il risultato di un approccio coordinato e condiviso con gli altri Paesi dell’area alpina, ma puntano piuttosto a deviare il traffico su gomma verso Paesi e regioni limitrofi.

L’impegno italiano nella roadmap europea della sostenibilità

Nella lettera viene ricordato l’impegno dell’Italia nel perseguimento degli obiettivi climatici, di contenimento delle emissioni e di sviluppo dell’intermodalità gomma-ferro, come dimostrano le numerose misure legislative già adottate, le opere inserite nel Recovery Plan, e lo stato di avanzamento, nei tempi previsti sulla tratta italiana, dei lavori per la realizzazione del Tunnel ferroviario di base del Brennero.

I Ministri De Micheli e Scheuer concludono chiedendo alla Commissione di intervenire urgentemente, in quanto custode dei Trattati europei, adottando tutte le misure necessarie per assicurare il rispetto delle regole e dei principi richiamati.

Positiva la reazione di Conftrasporto, tra le prime associazioni di categoria a sensibilizzare istituzioni e autotrasportatori sulla questione dei divieti Brennero. «Buona l’iniziativa dei ministri Paola De Micheli e Andreas Scheuer per chiedere l’intervento dell’Ue contro le limitazioni al Brennero volute dall’Austria – esordisce la nota Conftrasporto. L’azione congiunta Italia-Germania risponde alle richieste avanzate da Conftrasporto il 30 dicembre scorso».

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