Il nuovo incontro tra Commissione UE e costruttori automotive produce solo una lettera d’intenti
Oggi, 12 settembre, la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, insieme ai commissari Ekaterina Zaharieva e Apostolos Tzitzikostas, ha incontrato una folta rappresentanza di top manager del settore automotive. La notizia principale è stata la firma di un nuovo MoU, una lettera d'intenti, per "accelerare la ricerca e l'innovazione nell'automotive europeo", siglata dai commissari e dagli stakeholder del comparto. Il commendo di ACEA.

Oggi, 12 settembre, la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, insieme ai commissari Ekaterina Zaharieva e Apostolos Tzitzikostas, ha incontrato una folta rappresentanza di top manager del settore automotive. Un incontro molto atteso perché si pensava che potesse portare alla decisione di rivedere in modo sostanziale la roadmap di decarbonizzazione dei trasporti in vista del 2035, con l’ammorbidimento di alcuni dei più controversi obiettivi.
Invece, il meeting odierno, stando ai primi comunicati ufficiali, può considerarsi interlocutorio. Bisogna cambiare, adeguarsi alle sfide globali che il settore impone. Il problema è che l’industria automotive sembra essere divisa sul come fare tutto ciò. La notizia principale è stata la firma di un nuovo MoU, una lettera d’intenti, per “accelerare la ricerca e l’innovazione nell’automotive europeo”, siglata dai commissari e dagli stakeholder del comparto.

La Commissione UE e i costruttori immaginano il futuro dell’automotive
Al centro della discussione ci sono gli strumenti (2Zero Partnership, CCAM Partnership, BATT4EU Partnership) individuati già alla definizione dell’Action Plan Automotive, lo scorso marzo. Quello, insomma, rimane il quadro entro il quale muoversi nei prossimi anni, che “saranno decisivi per conquistare la leadership tecnologica nel settore dei veicoli connessi e autonomi. Una maggiore cooperazione e un miglior coordinamento delle priorità di investimento sono fondamentali per sviluppare software, hardware, modelli di intelligenza artificiale ed ecosistemi di guida autonoma di produzione europea”, ha scritto la Commissione.
“L’Alleanza europea per i veicoli connessi e autonomi (ECAVA), lanciata durante il dialogo strategico, fungerà da forum per definire un’agenda industriale condivisa. Il vicepresidente esecutivo Henna Virkkunen convocherà la prima riunione alla fine di ottobre per dare il via ai lavori”, si legge ancora nella nota ufficiale.
Il commento di ACEA e dei suoi portavoce
Questo il commento di ACEA, l’associazione che riunisce i costruttori automotive a livello europeo. “La Commissione ha riconosciuto la necessità di intervenire su tre fronti: autovetture, veicoli commerciali leggeri e veicoli pesanti. In tutti e tre questi settori del trasporto su strada, l’elettrificazione sarà la strada principale per raggiungere l’obiettivo delle emissioni zero. Raddoppiare le misure relative alla domanda e creare condizioni favorevoli, quali energia a basso costo e infrastrutture di ricarica abbondanti, rimane quindi un prerequisito per il successo di questa transizione sistemica”.
Significative le parole di Ola Källenius. “Siamo impegnati in questo dialogo aperto e costruttivo per trovare un modo migliore per diventare più ecologici”, ha affermato Källenius. “Forse non abbiamo ancora appianato tutte le divergenze, né abbiamo le risposte a tutte le sfide. Ma siamo ottimisti nel vedere che lo spazio per le soluzioni si sta ampliando e fiduciosi che il lavoro dei prossimi mesi darà i suoi frutti. L’Europa deve semplicemente mantenere le promesse su tutti i fronti: decarbonizzazione, competitività e resilienza della catena di approvvigionamento”.

“I produttori di autocarri e autobus sono impegnati nella transizione ecologica dell’Europa: i veicoli sono pronti, ma le condizioni necessarie non lo sono”, ha dichiarato Christian Levin, CEO di Traton Group e Scania. “Oltre alla riunione odierna, ieri abbiamo avuto uno scambio costruttivo anche con i commissari Hoekstra, Tzitzikostas e Jørgensen. Apprezziamo il loro riconoscimento del fatto che il nostro settore deve affrontare sfide specifiche che richiedono un’attenzione particolare e non vediamo l’ora di lavorare rapidamente insieme su misure urgenti e su misura in una riunione di follow-up a breve termine”.