Una fase 3 complessa su tutti i fronti, anche quello dei carburanti. Nel primo semestre del 2020 la spesa per gli acquisti alla pompa di benzina e gasolio auto è calata di ben 9,4 miliardi. Pari, cioè, al 32,6%. Questo calo è dovuto ad una forte riduzione dei consumi (-26,7%) dovuto essenzialmente alla pandemia. Ma, anche, ad una più modesta contrazione del prezzo medio alla pompa, che è calato del 6,45% per la benzina e dell’8,55% per il gasolio.

Questi i dati che emergono da un’elaborazione condotta dal Centro Studi Promotor sulla sua banca dati sui prezzi e consumi di benzina e gasolio per autotrazione, diffusi dal Ministero dello Sviluppo Economico ogni mese.

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Carburanti, un lockdown al limite

L’effetto del lockdown causato dalla pandemia da Covid-19 si è riversato, come abbiamo avuto modo di vedere, anche sui carburanti. Per i benzinai di tutta Italia si è trattato di un vero e proprio tsunami.

Le perdite, in alcuni casi, che hanno sfiorato il 90% in meno rispetto alla normalità.

Una situazione al limite, sfociata nella serrata dei distributori autostradali del 13 e 14 maggio, rientrata a suo tempo con qualche ora d’anticipo ma che, comunque, aveva visto un adesione imponente dell’87%. Tra gli obiettivi quello dell’inserimento del provvedimento sui contributi figurativi all’interno del Decreto Rilancio. Ottenuto, poi, in extremis prima della pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

Andamento costo greggio determinante sul calo prezzi

I cali dei prezzi del primo semestre sono dovuti all’andamento del costo del greggio che ha determinato una tendenza negativa che ha caratterizzato tutto il periodo per lasciare poi spazio a partire dalla fine di maggio ad una tendenza di segno opposto, cioè a moderati aumenti dei prezzi alla pompa, così come sono evidenziati nei grafici allegati.

L’effetto pandemia – sottolinea Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – ha avuto un impatto molto pesante anche per il Fisco, che, per i mancati introiti delle accise e dell’Iva su benzina e gasolio venduto alla pompa, ha subito un calo del gettito che sfiora i 5 miliardi, mentre la componente industriale, cioè la parte del prezzo alla pompa che va alla produzione e alla distribuzione dei due carburanti, ha subito una contrazione di 4,4 miliardi.

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