Basta con lo stallo della politica, perché il Governo serve!
Inutile girarci attorno: anche l’autotrasporto ha bisogno di un Governo con cui confrontarsi per affrontare sulle tante urgenti questioni, per dare ossigeno al settore. Prima fra tutte quella dei costi minimi, dopo la sentenza favorevole della Corte Costituzionale, scritta dall’ex Presidente del Consiglio, Giuliano Amato, che ha riaperto una partita cruciale per restituire dignità alle […]


Inutile girarci attorno: anche l’autotrasporto ha bisogno di un Governo con cui confrontarsi per affrontare sulle tante urgenti questioni, per dare ossigeno al settore. Prima fra tutte quella dei costi minimi, dopo la sentenza favorevole della Corte Costituzionale, scritta dall’ex Presidente del Consiglio, Giuliano Amato, che ha riaperto una partita cruciale per restituire dignità alle imprese e sicurezza alle strade.
Unatras ha così deciso di recuperare e rilanciare la battaglia sui costi minimi: «Chiediamo a gran voce che il Ministero dei Trasporti torni immediatamente a pubblicare i valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio, nella prima dettagliata versione in vigore nel 2015». Per Unatras, però, la ripubblicazione è solo un primo passo, seppure indispensabile.
Serve un sistema per fissare i costi
«Una volta ricostituite le istituzioni di governo, tuttavia, prendendo atto della sentenza della Corte Costituzionale che sancisce la piena legittimità dei livelli minimi obbligatori dei costi di esercizio, accantonati troppo frettolosamente, si dovrà necessariamente agire per una rivisitazione della norma in materia che consenta di definire un sistema di fissazione di tali costi coerente da un lato con la tutela del mercato e dall’altro con la tutela della sicurezza stradale e sociale», si legge nel documento dell’ Unione tra le associazioni big di categoria.
Al momento, però, non è chiaro né quando né se ci sarà un nuovo esecutivo, almeno in tempi ragionevoli, o se addirittura si dovrà tornare al voto in tempi non remoti. Ed ecco che la questione dei costi minimi rischia di slittare ancora. A sottolineare che la situazione dell’autotrasporto è del tutto insoddisfacente e va presto affrontata con il nuovo governo, è il segretario di Assotir, Claudio Donati: «Salvo eccezioni rarissime, non c’è impresa che, vivendo di solo trasporto, al di là del fatturato, riesca a sviluppare un livello di investimenti adeguato a quanto richiederebbe il mercato (il parco veicolare in media ha oltre 12 anni), per non parlare degli utili aziendali, scomparsi».

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