Quello stabilito da una sentenza di un giudice di Pace di Cassino (FR), nel Lazio, potrebbe essere un nuovo punto di inizio per la viabilità nel nostro Paese, nonché una boccata di ossigeno per molti automobilisti e autotrasportatori (sui quali nel 2020 si era abbattuta la scura di una mini riforma del Codice della Strada, con inasprimenti delle regole): in sostanza, la multa fatta attraverso un autovelox a funzionamento automatico, nel caso coloro che l’abbiano elevata (polizia locale, carabinieri ecc) non siano in grado di mostrare la foto utilizzata per comminare la sanzione, è da considerarsi annullata. La sentenza fa riferimento al caso specifico in cui il verbale viene redatto in ufficio, a posteriori rispetto al momento del rilevamento dell’infrazione tramite l’autovelox.

Autovelox, se manca la foto prova la multa può essere annullata

In particolare, la sentenza del giudice di Pace si riferiva a una multa per eccesso di velocità data a un utente della strada in provincia di Frosinone, che aveva impugnato e portato in tribunale l’infrazione. Va sottolineato che l’agente che aveva redatto il verbale d’infrazione, avendo operato da remoto dopo il segnalamento dell’autovelox automatico, non era presente a bordo strada nel luogo dove l’utente aveva superato i limiti. Per questo motivo il verbale redatto in ufficio, essendo avvenuto soltanto in un secondo momento, non ha la priorità rispetto alle immagini fotografiche scattate dall’autovelox.

Immagini che, come viene ribadito dalla sentenza in questione, non sono state depositate a prova dell’infrazione. La Prefettura chiamata in giudizio, come si apprende dalla sentenza, non ha infatti mostrato “alcun rilievo fotografico dal quale fosse possibile leggere chiaramente la targa dell’automezzo, risalire al modello e/o ad altri elementi utili alla sua identificazione (come per esempio il colore del veicolo o altri segni distintivi) atti a essere considerati prove sufficienti della responsabilità della parte ricorrente”.

Automobilisti e autotrasportatori, i diritti non vanno dimenticati

Tra i “diritti dell’automobilista” (e quindi anche degli autotrasportatori), va ricordato, rientra anche la possibilità di esaminare le foto scattate dall’autovelox automatico dopo l’accertamento dell’infrazione. Una pratica fondamentale anche per verificare che non si ci siano state sviste, per esempio nella lettura della targa, da parte dell’ente sanzionatorio. In assenza della prova fotografica, che può essere visionata online da colui che commesso l’infrazione o può essere recepita tramite mail (o, nel caso, anche esaminata di persona), le multe possono essere annullate. Proprio come accaduto nella Ciociaria.

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