La spia rossa l’ha accesa la NHTSA – National Highway Traffic Safety Administration, l’ente che negli USA si occupa della sicurezza stradale. Ha svolto un’analisi approfondita sui più recenti dati ufficiali sulle vittime della strada, risalenti al 2022, mettendoli in relazione con l’evoluzione registrata negli ultimi 10 anni. E, si dice con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, la NTHASA ha scoperto che aggregando diversamente le informazioni disponibili si smaschera una “menzogna statistica” i cui valori rassicuranti avevano finora consentito all’industria del trasporto su strada di vivere sonni tranquilli in fatto di sicurezza.

È infatti bastato classificare come “Large Trucks” (camion grandi) tutti i veicoli con peso superiore a 10mila libbre (4,5 tonnellate circa) e abolire la distinzione tra mezzi commerciali e non commerciali: che ti venga addosso un camion con 10 tonnellate di sacchi di cemento o uno delle poste con altrettanto peso in pacchi, poco importa nel mandarti all’altro mondo. Risultato: non solo i 5.837 Large Trucks coinvolti nel 2022 in incidenti con vittime rappresentano un incremento dell’1,8% rispetto al 2022, ma soprattutto fanno segnare un più 49% nel giro di 10 anni.

Un valore assoluto preoccupante, sebbene mitigabile mettendolo in rapporto all’incremento dei chilometri percorsi dai camion. In questo caso l’aumento della mortalità, nel decennio 2013-2022, è “soltanto” del 24%.

Altrettanto preoccupante, secondo la NHTSA, è il dato riguardante le 5.936 vittime di sinistri che coinvolgono i truck Usa, il 70,4% delle quali si trovava a bordo degli altri mezzi coinvolti, detto che tra gli occupanti del camion la quota dei decessi sfiora il 18%. Non meno significativa l’analisi dei dati sull’imponente numero di feriti: dei 161mila registrati in incidenti con Large Trucks nel 2022, ben il 72% riguarda gli occupanti di veicoli terzi, a fronte di un 26% tra chi si trovava a bordo del camion. Altri due elementi interessanti sono la stagionalità – il mese peggiore è quello di ottobre (incredibilmente il meno pericoloso è febbraio, nonostante le condizioni meteo) – e i luoghi dei sinistri: solo il 26,6% degli incidenti mortali avviene sulla trafficata rete delle interstate, il resto sulla viabilità minore.

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