Alla Conferenza stampa di fine anno a Villa Blanc (Roma), UNRAE ha lanciato un appello alla Commissione Europea: revisione degli standard CO₂ per auto e veicoli commerciali, pacchetto Omnibus per la semplificazione e nuove proposte per rendere più “verde” la gestione delle flotte aziendali.

L’associazione converge su alcuni interventi che definisce strutturali: un modello regolatorio “a tre corsie” (auto, veicoli commerciali leggeri, pesanti), un approccio più aderente al mercato sui target CO₂ e misure per rendere la transizione accessibile a famiglie e imprese, anche valorizzando tecnologie “ponte”.

“L’Europa ha imposto obiettivi senza investire a sufficienza nei fattori abilitanti”, ha dichiarato il presidente Roberto Pietrantonio, indicando nella mancanza di una politica industriale comune “il vero punto critico” del percorso verso il 2035. Per UNRAE serve “una nuova narrativa”, basata sui dati e meno polarizzata.

Per quanto riguarda scenari e stime future, UNRAE fa sapere che per i veicoli commerciali leggeri – dopo un 2025 stimato in calo del 4,4% a 190.000 unità (allineato al 2019) – si prevede una stagnazione nel 2026.
Per i veicoli industriali, invece, la stima per il 2025 è una leggera flessione (-2,5%), mentre la previsione 2026 indica un ulteriore calo del 2,9% a 27.000 unità.

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