Traforo del Monte Bianco: oggi la riapertura dopo quindici settimane di lavori
Il traforo del Monte Bianco riapre il 12 dicembre dopo quindici settimane di lavori. Conclusi i cantieri-test e le verifiche di sicurezza. Ora si riapre il confronto sulle future modalità di risanamento della galleria.
Il traforo del Monte Bianco riaprirà al traffico alle ore 17.00 di oggi, 12 dicembre 2025, al termine di una chiusura continuativa di quindici settimane avviata il 1° settembre. La conferma arriva dal Geie Tmb, il gestore dell’infrastruttura italo-francese, che ha subordinato la ripresa della circolazione al completamento delle verifiche finali sui sistemi di sicurezza.
Traforo Monte Bianco, i lavori eseguiti
Sono oltre 800 i controlli funzionali eseguiti sulla galleria e sulle aree operative di Aosta e Passy, avviati a fine novembre e ormai conclusi. La riapertura segue la conclusione del secondo cantiere-test dedicato al risanamento della volta, un intervento esteso su 254 metri che rientra nel più ampio programma di ristrutturazione di un’infrastruttura entrata in esercizio negli anni Sessanta. I lavori, dal valore complessivo di 21 milioni di euro sostenuti da Sitmb e Atmb, sono stati portati avanti per 102 giorni consecutivi da oltre 150 addetti, operativi senza interruzioni sulle 24 ore.
Le attività hanno incluso demolizioni, impermeabilizzazioni, posa di conci prefabbricati e ricostruzioni in calcestruzzo. Nel settore G26 è stata risolta una storica venuta d’acqua da circa 300 litri al secondo. Tutti gli impianti temporaneamente rimossi – dalle telecamere ai sistemi di ventilazione, fino ai sensori e all’illuminazione – sono stati reinstallati e integrati nel sistema di supervisione Logos.
La chiusura ha consentito anche interventi complementari: ispezioni strutturali su 8.000 metri quadrati di rivestimenti, l’installazione dell’illuminazione a led lungo l’intera galleria di 11,6 chilometri, l’aggiornamento degli algoritmi di ventilazione e manutenzioni esterne. Parallelamente, il personale del Geie Tmb ha partecipato a programmi di formazione specialistica.
I cantieri-test del 2024 e 2025 serviranno ora a definire la strategia definitiva di risanamento di circa sei chilometri di volta, con due scenari alternativi allo studio: una lunga chiusura unica a partire dal 2030 o una serie di chiusure stagionali distribuite su più anni.