Tachigrafo di seconda generazione, ad agosto è scattato l’obbligo per chi opera su scala internazionale
Rispetto alla generazione precedente, il nuovo cronotachigrafo digitale è dotato di funzionalità aggiuntive, tra cui l'accesso remoto ai dati da parte delle autorità di controllo, la registrazione automatica al passaggio delle frontiere, il monitoraggio dei tempo di guida e di riposo o funzioni di supporto per la verifica del cabotaggio.

A partire dal 19 agosto, i veicoli pesanti che operano a livello internazionale – quindi anche in paesi diversi da quello di immatricolazione – devono essere equipaggiati con il tachigrafo digitale cosiddetto di seconda generazione, quello noto con la sigla G2V2. Infatti, è scaduto il periodo concesso per il retrofitting dei veicoli esistenti, con l’obiettivo di permettere ai proprietari di uniformarsi alle normative vigente.
In vigore l’obbligo di installazione del tachigrafo di seconda generazione
Rispetto alla generazione precedente, il nuovo cronotachigrafo digitale è dotato di funzionalità aggiuntive, tra cui l’accesso remoto ai dati da parte delle autorità di controllo, la registrazione automatica al passaggio delle frontiere, il monitoraggio dei tempo di guida e di riposo o funzioni di supporto per la verifica del cabotaggio. Tutti sistemi che permettono un controllo più puntuale del rispetto delle normative internazionali e che, a ben vedere, tutelano chi opera a rigor di legge rispetto di concorrenti fraudolenti.
Il prossimo anno, all’inizio di luglio, anche i veicoli leggeri (quindi con massa totale a terra compresa tra 2,5 e 3,5 tonnellate) che operano a livello internazionale saranno chiamati a installare un simile dispositivo. Anche i veicoli commerciali leggeri, insomma, saranno chiamati a rispettare normative più stringenti in quanto a tempi di guida e riposo, distacco e cabotaggio.