In seguito alla sospensione del Trattato di Schengen per motivi di sicurezza, sono cominciati presso il valico di Fernetti, nel cuore del Carso triestino, i controlli al confine con la Slovenia. Le forze dell’ordine stanno conducendo verifiche sui documenti e sui mezzi in transito, in particolare quelli coni vetri oscurati. I controlli si stanno concentrando in particolare su automezzi pesanti, autobus, furgoni: i veicoli vengono incanalati nel restringimento della carreggiata nell’ampio piazzale di Fernetti dove c’è il presidio delle forze di polizia, mentre le auto, soprattutto quelle con una sola persona a bordo, vengono lasciate passare.

Nei giorni scorsi non si sono registrate code significative, ma solo alcuni rallentamenti nei controlli al valico di Fernetti. Tuttavia, la vera sfida è prevista per la settimana in corso, quando si prevede il transito di oltre 10.000 pendolari provenienti dalla Slovenia verso Trieste e il Friuli.

Già lunedì 23 ottobre una lunga coda si è formata nelle prime ore, per consentire i controlli in ingresso in Italia; essendo il primo giorno feriale il numero di camion in circolazione è stato decisamente più alto rispetto a domenica e a sabato. Più scorrevole è risultata la circolazione all’altro importante valico, Rabuiese.

Il protocollo di controllo, iniziato da pochi giorni, verrà attuato per un periodo di circa dieci giorni, ma la sospensione del Trattato di Schengen potrebbe protrarsi fino a sei mesi. I principali valichi di frontiera saranno sorvegliati 24 ore su 24, mentre quelli minori lo saranno dal mattino alla sera.

In risposta a queste misure di sicurezza, oltre 300 agenti della Polizia sono stati dispiegati per vigilare sui confini. L’assessore regionale alla Protezione Civile, Riccardo Riccardi, ha dichiarato: “Su richiesta delle Prefetture di Udine, Gorizia e Trieste, come Protezione Civile regionale ci siamo immediatamente attivati per fornire supporto logistico, con fornitura di torri faro, tende, moduli abitativi e con radio per la telecomunicazione nelle zone non coperte dalla telefonia mobile, nei valichi principali e secondari che saranno presidiati da oggi e per 15 giorni.”

Il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, ha affermato che tali controlli più rigorosi sono mirati a garantire la sicurezza italiana, slovena ed europea, evitando lunghe code ma monitorando attentamente veicoli sospetti che potrebbero costituire un pericolo per la regione.

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