Ponte sullo Stretto, arriva lo stop dalla Corte dei Conti: quell’opera non s’ha da fare
La Corte dei Conti ha bocciato la decisione del Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, che lo scorso agosto aveva dato il via libera alla realizzazione della grande opera: le motivazioni tra 30 giorni. Salvini e Meloni: ingerenze da parte dei giudici.
 
					
					La Corte dei Conti ha bocciato la decisione del Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, che lo scorso agosto aveva dato il via libera alla realizzazione della grande opera. Il Ponte sullo Stretto interessa molto da vicino, chiaramente, il mondo dell’autotrasporto italiano: qui il nostro ultimo approfondimento sul tema (e già nel titolo si parla di polemiche…).
E se le motivazioni ufficiali dei magistrati contabili saranno pubblicate non prima di 30 giorni, la Corte dei Conti già prima del parere ufficiale aveva manifestato molte perplessità per via, come ha riportato l’Ansa, di “carenze nella motivazione, mancanza di valutazioni approfondite e incompletezza dei pareri tecnici”. Ma si parla anche di incongruenze economiche complessive sui costi di realizzazione dell’opera, che dovrebbe collegare via terra la Sicilia e la Calabria. Secondo le stime di KPMG, il Ponte sullo Stretto dovrebbe costare circa 10,5 miliardi di euro.
Stop al progetto del Ponte sullo Stretto, le reazioni della politica
Indubbiamente, il parere della Corte rappresenta un grosso ostacolo all’avanzamento del progetto, da sempre fortemente sostenuto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Sempre secondo l’Ansa, il ministro ha parlato di “una scelta politica e un grave danno per il Paese”, commentando la notizia e assicurando che il progetto va avanti. Di ingerenze dei giudici ha parlato anche la premier Giorgia Meloni, mentre le opposizioni hanno tuonato contro le reazioni scomposte dei rappresentanti del governo.
Giorgia Meloni vuole “mettersi al di sopra delle leggi e della Costituzione. Con le sue gravi affermazioni contro la Corte dei Conti chiarisce il vero obiettivo della riforma costituzionale”, ha detto la segretaria del PD, Elly Schlein.
 
						 
					 
					 
					 
					 
					 
					 
					 
					