Il Parlamento europeo ha approvato l’aggiornamento delle direttive sulle patenti di guida, con l’obiettivo di aumentare la sicurezza stradale e ridurre le quasi 20.000 vittime registrate ogni anno in Europa. Le misure, frutto di un accordo con il Consiglio, sono state adottate senza votazione, in linea con la procedura legislativa ordinaria.

Formazione e sicurezza

Il nuovo esame di guida comprenderà domande sui rischi legati agli angoli ciechi, ai sistemi di assistenza, all’uso del cellulare e all’apertura sicura delle portiere. Particolare attenzione sarà rivolta alla sicurezza di pedoni, ciclisti e altri utenti vulnerabili.

Validità e controlli medici

La patente per auto e moto sarà valida per 15 anni (riducibili a 10 se usata anche come documento d’identità), mentre quella per camion e autobus durerà 5 anni. Gli Stati potranno imporre controlli sanitari più frequenti ai conducenti over 65. Prima del rilascio o rinnovo sarà obbligatoria una visita medica, con test della vista e del sistema cardiovascolare.

Neopatentati e conducenti professionisti

Arriva un periodo di prova di almeno due anni per i neopatentati, soggetti a sanzioni più severe in caso di infrazioni gravi. I giovani di 18 anni potranno guidare autocarri (categoria C) e i ventunenni autobus (categoria D) se in possesso di un certificato professionale.

Patente digitale e sanzioni transfrontaliere

Debutta la patente digitale, accessibile via smartphone, ma resterà il diritto di ricevere una versione fisica entro tre settimane. Le decisioni di sospensione o ritiro della patente saranno riconosciute in tutti gli Stati membri per garantire un’applicazione uniforme delle sanzioni.

“Entro il 2030 introdurremo la patente digitale, garantendo ai cittadini libertà di scelta”, ha dichiarato la relatrice del Parlamento sulle patenti di guida, Jutta Paulus. Il relatore del Parlamento sulle decisioni di ritiro della patente, Matteo Ricci, ha aggiunto: “Passo decisivo verso una maggiore sicurezza stradale”.

Le nuove norme entreranno in vigore venti giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE. Gli Stati membri avranno tre anni per recepirle e uno per applicarle pienamente.

In primo piano

Articoli correlati