Modena si candida a diventare un centro di riferimento per la produzione di idrogeno verde. Il progetto coinvolgerà il trasporto pubblico locale, il trasporto pesante e le imprese ad alto consumo energetico, come quelle del comparto ceramico.Il progetto nasce in collaborazione con il Gruppo Hera, Snam e Regione Emilia-Romagna.

“Oggi presentiamo un progetto per costruire un’energia per un futuro sostenibile e durevole, con la comunità modenese in prima linea. Questa è una scelta forte che abbiamo fatto, con l’adesione immediata di Hera e Snam e con il protagonismo dell’università per ciò che quest’ultima sta facendo nel settore ricerca e lo sviluppo”, ha dichiarato Gian Carlo Muzzarelli, Sindaco di Modena.

Fulcro dell’Hydrogen Valley modenese sarà IdrogeMO: il polo, secondo le stime, sarà in grado di produrre fino a 400 tonnellate di idrogeno rinnovabile ogni anno. Ciò è stato reso possibile anche grazie ad un finanziamento stanziato da Regione Emilia Romagna attraverso i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Prevista la possibilità di futuri ampliamenti, per incrementarne la produzione fino a raddoppiarla, grazie ad un investimento totale di oltre 20 milioni di euro. Il progetto comprende la costruzione di un parco fotovoltaico da 6 megawatt, che alimenterà un elettrolizzatore installato su un’area industriale dismessa.

“Gli impegni dei Paesi di ridurre le emissioni e di ragionare per ridurre il consumo e la produzione di combustibili fossili – ha aggiunto Muzzarelli – vanno portati avanti, per dare risposte alle strategie economiche dei territori, per le comunità energetiche e per stare dentro alla sfide della transizione energetica. Produrre energia sostenibile è una priorità, e il progetto che presentiamo oggi è sfidante e ci permetterà di avere energia a zero emissioni.

Per Muzzarelli, la Hydrogen Valley di Modena “è uno dei progetti più moderni e sfidanti in Italia. Punta a rifornire di idrogeno il nostro servizio di trasporto pubblico, ma anche i grandi camiondel triangolo commerciale Bolzano-Milano-Modena. È un progetto industriale che deve avere nella sostenibilità la sua anima. È una grande operazione”.

Le potenzialità dell’Hydrogen Valley modenese sono infatti già state recepite dal settore della mobilità: le aziende di trasporto pubblico locale Seta e Tper hanno infatti in programma di convertire parte della loro flotta in mezzi alimentati a idrogeno.

Nel frattempo, Unimore, con un pool di ricercatori, svilupperà il centro di eccellenza interdipartimentale dedicato all’idrogeno (H2 MO.RE).

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