UNRAE, mercato veicoli commerciali leggeri: a novembre si interrompe la crescita
Dopo quattro mesi positivi, il mercato dei veicoli commerciali leggeri registra a novembre una flessione del 3,3%. UNRAE segnala criticità strutturali su incentivi, infrastrutture di ricarica e costi energetici.
Dopo quattro mesi consecutivi di crescita, a novembre il mercato italiano dei veicoli commerciali leggeri torna in territorio negativo. Le immatricolazioni si fermano a 15.585 unità, in calo del 3,3% rispetto allo stesso mese del 2024, che a sua volta aveva già fatto segnare una contrazione del 15,9%. Il bilancio dei primi undici mesi dell’anno resta dunque in rosso: 174.542 unità contro le 183.383 dello stesso periodo del 2024 (-4,8%).
Secondo le stime UNRAE, il 2025 dovrebbe chiudersi con circa 190.000 immatricolazioni complessive, in diminuzione del 4,4% rispetto alle 198.700 unità dell’intero 2024.
Sul fronte delle alimentazioni, novembre evidenzia una moderata accelerazione dei veicoli elettrici puri (BEV), che raggiungono una quota del 4,3%, contro il 2,5% di novembre 2024 e il 3,3% di ottobre. Un risultato che UNRAE attribuisce con cautela agli incentivi del MASE sui veicoli in pronta consegna: solo al termine delle procedure di rimborso ai concessionari sarà possibile valutarne l’impatto reale. Resta inoltre aperta l’incertezza sull’Ecobonus destinato ai veicoli commerciali leggeri, non solo elettrici, su cui è al lavoro il MIMIT.
“La mobilità elettrica rappresenta un ecosistema complesso, con fattori abilitanti indispensabili che l’Unione non ha imposto né finanziato”, sottolinea Roberto Pietrantonio, presidente di UNRAE. Tra le priorità del settore figurano l’espansione delle infrastrutture di ricarica pubbliche, un credito d’imposta del 50% nel triennio 2026-2028 per investimenti privati in ricariche fast oltre i 70 kW e un intervento sui costi, giudicati ancora troppo elevati.