Mercato GNL e bioGNL in Italia: i risultati dello studio di Bip Consulting presentato da Assogasliquidi-Federchimica
Secondo lo studio, nel 2024 sono aumentati i consumi totali (+24,5%), le stazioni rifornimento (+11,3%) e le immatricolazioni dei mezzi pesanti a GNL (+22,4%), che rappresentano però solo lo 0,5% del parco circolante totale. Dati che, se sostenuti da misure di policy adeguate, potrebbero portare a uno scenario di crescita del settore al 100% entro il 2027.

Ripresa del mercato del GNL nel 2024 dopo il rallentamento per il rimbalzo dei prezzi a livello internazionale, e promettenti prospettive per il futuro, con la possibilità di concretizzare le condizioni per uno scenario di crescita al 100% del settore entro il 2027, se sostenuto da misure di policy adeguate. Sono questi gli elementi principali di discussione che Assogasliquidi-Federchimica ha portato all’attenzione delle imprese associate e delle Istituzioni presentando a Roma lo studio di Bip Consulting sul mercato GNL e bioGNL in Italia.
Nel corso dell’evento, tenuto il 16 giugno, l’associazione ha inoltre illustrato un piano di rilancio della filiera in 10 punti per accelerare la decarbonizzazione del trasporto stradale e marittimo, delle industrie e delle località off-grid.
Il mercato GNL e bioGNL in Italia nel 2024
Secondo i dati dello studio di Bip Consulting, il mercato italiano del GNL mostra segnali di ripresa con una domanda che nel 2024 ha raggiunto le 208 kton, trainata principalmente dal settore dell’autotrazione (circa l’80% del totale). Le prospettive indicano un’ulteriore crescita fino al raddoppio dei consumi nei prossimi tre anni, superando le 400 kton/anno – qualora siano pienamente implementate le misure proposte nel piano di rilancio del settore proposto – grazie a un ulteriore consolidamento del trasporto stradale e allo sviluppo del mercato marittimo.
Per quanto riguarda i prezzi, dopo il picco del 2022, il costo all’ingrosso del GNL si è stabilizzato tra i 40 e i 50 €/MWh, restando però superiore ai livelli pre-Covid e limitandone la competitività rispetto ai combustibili tradizionali.
Prosegue poi lo sviluppo del biometano, ma le nuove condizioni incentivanti non risultano adeguate a sostenere in modo efficace gli impianti di bioGNL, che hanno registrato un rallentamento. Le Garanzie d’Origine e il futuro servizio di “virtual liquefaction”, se adeguatamente implementati, potranno favorirne la diffusione.
La rete di distribuzione risulta ben strutturata: le stazioni di rifornimento sono 177, in crescita dell’11,3% rispetto al 2023, ma la distribuzione rimane disomogenea, con il 92% degli impianti situato nel Centro-Nord. I volumi consumati nel 2024 nel canale dell’autotrazione sono stati pari a 166.000 tonnellate, con un incremento del 30% rispetto al 2023.
Lo studio evidenzia infine che, nonostante il rallentamento dovuto alla crisi energetica del 2022, il settore nel 2024 ha mostrato alcuni segnali di ripresa: le immatricolazioni dei veicoli sopra le 3,5 tonnellate sono 311 contro le 254 del 2023. Tuttavia, la quota di veicoli industriali alimentati a GNL circolanti in Italia – pari nel 2024 a 5.239 mezzi – rappresenta solo lo 0,5% del parco circolante totale.
Assogasliquidi-Federchimica: “Il GNL/bioGNL è imprescindibile per la politica energetica del nostro Paese”
“Il GNL/bioGNL è un prodotto energetico imprescindibile per la politica energetica del nostro Paese e della più ampia strategia di decarbonizzazione”, ha ricordato Matteo Cimenti, presidente di Assogalisquidi-Federchimica, “e non soltanto per i suoi impieghi nel trasporto stradale pesante dove è già molto diffuso e in quello marittimo destinato in breve tempo a crescere. Anche nel suo utilizzo nell’industria e nelle utenze locali off-grid, infatti, ci sono ampie potenzialità di sviluppo”.
“Grazie al contributo delle imprese associate e degli studi a nostra disposizione”, ha annunciato Costantino Amadei Presidente del Gruppo GNL di Assogasliquidi-Federchimica, “abbiamo predisposto un piano di rilancio del settore in 10 punti che condividiamo con tutti gli attori della filiera. Si tratta di misure urgenti come, per esempio, un credito d’imposta per l’acquisto di mezzi alimentati a GNL e bioGNL e l’implementazione del fondo nazionale per il rinnovo del parco mezzi con forti premialità per chi acquista mezzi a pesanti alimentati a gas, l’utilizzo dei proventi ETS2 per incentivare l’uso di carburanti rinnovabili nei settori hard-to-abate, quali appunto il traporto stradale, quello marittimo e gi impieghi industriali off- grid”.