Schierati sul piazzale che ospita l’Audi Experience center di Monaco, a uno sguardo dall’aeroporto della città tedesca, cinque elettrici con il Leone sulla calandra (due eTgx, tre eTgs), vestiti con differenti abiti e tipologie di allestimento, attendono, tra un decollo e un atterraggio, di essere messi alla prova sulle strade di questa località della Baviera.

Osservandoli in formazione, vengono alla mente le parole pronunciate appena qualche settimana prima da Alexander Vlaskamp, Ceo di Man Truck&Bus in occasione dell’avvio della produzione in linea dei pesanti elettrici del Leone: «Il futuro inizia ora, in questo preciso istante». È passata appena una manciata di giorni ed ecco che, quasi a voler battezzare il via di questa nuova era destinata a rivoluzionare il trasporto, ecco seguire a ruota l’evento che ha permesso a Vado e Torno di saggiare le qualità dei truck a batteria alto di gamma del costruttore di Monaco. Dunque, eTgx e eTgs in particolare.

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Opportunità particolarmente significativa, considerato che Man è stato di fatto l’ultimo dei big del camion ad annunciare (lo ha fatto un anno fa circa) il piano relativo all’elettrificazione della propria gamma prodotto. Quando già la concorrenza, quella di casa ma non soltanto, si sfregava le mani, convinta che Monaco avrebbe pagato pesante dazio per il grave ritardo nello sviluppo e nella messa a punto di questa rivoluzionaria tecnologia.

Ebbene, ritardo forse c’è anche stato (lo ha riconosciuto lo stesso Vlaskamp), ma a Monaco come a Norimberga (in quest’ultimo sito si assemblano le batterie al nichel-manganese-cobalto che equipaggiano i modelli elettrici Man), hanno velocemente recuperato. E non in modo frettoloso, tanto per salvare l’immagine. Nossignori.

eTruck MAN: modularità e niente assale elettrico

Hanno fatto le cose per bene. Puntando sulla modularità per consentire al cliente di scegliere, in funzione dell’utilizzo del veicolo, il numero di pacchi batteria (fino a sette, addirittura), offrendo versioni trattore e cabinato, ma anche puntando a un veicolo capace di soddisfare più applicazioni possibili, rinunciando all’e-axle, che peraltro non sarebbe stato compatibile con l’adozione della presa di forza meccanica, e alla fin fine avrebbe creato problemi in termini di allestibilità.

La scelta di Man si è quindi indirizzata verso il motore centrale (e-machine, cambio automatico, unità di controllo, inverter), soluzione combinabile con il set di assali posteriori classici.

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Tanta forza e grande autonomia di marcia

Il risultato di questa strategia lo abbiamo toccato con mano nel breve percorso disegnato per noi sulle strade della Baviera. Un eTgx con le stesse qualità del termico e con 400 kW (6 pacchi batteria) di potenza gestiti dal cambio a 4 rapporti. E un eTgs solido, concreto e straordinariamente versatile, che ha mostrato tutte le sue qualità sia nella versione trattore, combinato con sil emitrailer (Meiller), sia nell’agile configurazione con cabina corta Nn e allestimento scarrabile. Sì, questo è il futuro di Man.

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