Sono già 25 le candeline che il Cool Liner, ormai uno dei prodotti di punta del costruttore tedesco di semirimorchi Krone, si appresta a spegnere. Una ricorrenza che anche Realtrailer, l’azienda di Suzzara nel mantovano che da oltre vent’anni cura la distribuzione del marchio tedesco in Italia, si appresta a festeggiare.

La nascita della gamma Cool Liner risale alla metà degli anni ’90 quando l’azienda Krone, forte del successo di mercato in Germania e in Europa, è in pieno fermento con i preparativi per sbarcare su nuovi mercati e con la pianificazione dell’ampliamento del portafoglio prodotti. Una strategia al cui interno, per la prima volta, iniziano a rientrare anche i semirimorchi refrigerati. Per questo segmento di mercato il punto di partenza fu rappresentato dal lancio nel 1996 del “Krone-Wabash”, il capostipite dell’attuale Cool Liner.

Frutto della collaborazione con il più grande produttore di semirimorchi al mondo, lo statunitense Wabash (con sede a Lafayette nell’Indiana), la produzione del nuovo veicolo trainato, nel solco dei primi vagiti della globalizzazione tipici di quegli anni, era internazionale: le casse refrigerate venivano infatti importate in Germania direttamente dagli USA e poi lì assemblate con il resto dei componenti.

Il primo veicolo della gamma Cool Liner a solcare le strade d’Europa. Da notare la struttura estremamente funzionale del telaio con bordi in alluminio e rivettature, tipica del mercato statunitense e quasi sconosciuta nel Vecchio Continente

Krone, i ricordi di Bernard sui primi incontri con gli americani

«Durante i primi incontri con Wabash ho potuto subito constatare l’assoluta bontà del semirimorchio all’interno del mercato americano, soprattutto in termini di K-Value, un valore che è molto importante per i semirimorchi refrigerati, anche in un’ottica di economicità del mezzo», ha ricordato Bernard Krone durante l’intervista andata in onda sui canali del Gruppo per ripercorrere la storia della gamma. «C’è da ricordare poi che l’America ha zone particolarmente calde (con temperature che superano anche i 50 gradi in stati come il Nevada ndr) e, rispetto all’Europa, si guida molto più a lungo per coprire le lunghissime tratte, anche per due giorni filati».

Caratteristiche che, inevitabilmente, hanno contribuito alla progettazione di semirimorchi più performanti. Proprio per questo, ha ribadito Bernard Krone, «per noi è stato naturale ascoltare gli americani di Wabash con grande attenzione per poi entrare in contatto con loro. L’atmosfera che si è creata è stata quella giusta sin da subito». Lo sguardo, ai tempi, era poi subito ricaduto sugli assali, un altro aspetto fondamentale nell’economia e nella progettazione di un semirimorchio. «A quel tempo – ha ribadito Krone – c’erano praticamente solo assali BPW sui nostri mezzi in Europa. Alla mia domanda loro hanno detto “Siamo in grado allestire anche assali BPW per altri paesi, e possiamo fornire tutto questo spedendolo”. E fu così che ordinai i primi veicoli».

Bernard Krone

Krone, ampliamento dopo ampliamento una storia di successo

A lungo andare però si arrivò al punto di rottura, a causa dell’andamento negativo del tasso di cambio (con un dollaro sempre più forte rispetto alle singole valute nazionali europee pre-Euro) che rese le importazioni non più redditizie. Nell’aprile del 2000 Krone decise quindi di spostare la produzione del Cool Liner totalmente in Europa: per farlo decise di rilevare il principale produttore scandinavo del segmento, il Norfrig A/S dalla Danimarca, con quasi 200 dipendenti.

La fabbrica di Hvam dell’azienda danese è stata poi ampliata e modernizzata gradualmente negli anni successivi, con investimenti per più di 7 milioni di euro, portandone la capacità produttiva a 3.000 unità all’anno entro il 2004 e più che quadruplicando il fatturato.

Il ruolo della vetroresina

«Norfrig si era già fatta un nome nel mercato europeo e aveva una lunga tradizione nel campo dei GPR (una sorta di plastica rinforzata con vetroresina), ma non per quanto riguardava i rivestimenti in alluminio e in acciaio, dove all’epoca c’era solo un produttore in Europa che li fabbricava poiché aveva rilevato le metodologie produttive dall’America, ottenendo grande successo», ha messo poi in evidenza Bernard Krone che alla fine degli anni ’90 era in prima linea durante tutte le operazioni danesi, tanto da essersi trasferito presso i poli produttivi in loco per seguire tutti i passaggi della transizione produttiva.

In mezzo a un mosaico così frastagliato nel segmento dei trailer «Norfrig era l’unica a produrre rivestimenti per semirimorchi in vetroresina e quindi noi abbiamo deciso di rilevarla. Gli altri produttori non lo volevano, era troppo costoso. Era una soluzione costosa anche per noi, ma poi ha rappresentato una caratteristica fondante dei nostri mezzi, un punto fermo nel settore dei semirimorchi refrigerati». Krone ha poi voluto ricordare che durante le operazioni di assestamento dalla Germania alla Danimarca, «non abbiamo dovuto solo riorganizzare, ma anche motivare la squadra e dimostrare che eravamo disposti a rimanere lì a lungo termine, a investire e a garantire i loro posti di lavoro»

Ma anche qui la situazione sarebbe presto andata incontro a cambiamenti consistenti: la crescente domanda internazionale di semirimorchi Cool Liner non riusciva più a sposarsi con la capacità produttiva dello stabilimento danese. Krone scelse perciò di mettere in piedi una linea di produzione completamente nuova direttamente in Germania, a Lübtheen dove, nel 2007, venne costruito uno più moderni impianti di produzione di semirimorchi refrigerati al mondo, con una struttura a ponte in acciaio e una linea di assemblaggio automatizzata.

Uno foto d’epoca delle linee di produzioni danesi di Hvam

Con il Cool Liner un’innovazione dopo l’altra

Uno slancio innovativo e tecnologico che portò la capacità produttiva annuale di semirimorchi a circa 10.000 unità, con un volume quasi triplicato rispetto agli anni precedenti. A completare il quadro è arrivata l’aggiunta, nel 2016, dello stabilimento di Mecklenburg-Vorpommern, che è entrato a far parte del gruppo Krone Nutzfahrzeug come risultato della fusione di diverse aziende.

Le innovazioni che hanno interessato il Cool liner negli ultimi anni vanno dall’introduzione nel 2014 del nuovo assale Krone Trailer, subito richiestissimo grazie ai miglioramenti apportato al TCO delle aziende, al lancio del nuovo Isowall plus, estremamente leggero, in grado di essere spostato nel vano di carico per trasportare in modo flessibile merci refrigerate a diverse temperature. Senza dimenticare la versione “cool and smart” con funzioni telematiche di nuova generazione presentata all’IAA del 2018, o all’unità di refrigerazione modulare “Celsineo” sviluppata con Liebherr.

L’esclusiva “25-Years-Edition”, l’ultima arrivata in casa Krone, verrà proposta con un allestimento di tutto punto, comprensivo delle ultime novità del produttore tedesco e a condizioni vantaggiose. I punti salienti della storia del Cool Liner continueranno ad essere affrontati durante tutto l’anno su diversi canali mediatici, da Krone TV a Instagram fino al sito web del Produttore.

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