Alla fiera Transport Logistic 2025 di Monaco, Kässbohrer ha ospitato la seconda edizione del K-Expert Talk sull’elettrificazione, riunendo i principali stakeholder del progetto europeo ZEFES (Zero Emission Freight Ecosystem). Sulla scia del successo della prima edizione dedicata allo sviluppo tecnologico per l’elettrificazione, tenutasi all’IAA 2024, il panel ha posto l’attenzione sulle esperienze reali provenienti dalle dimostrazioni in corso nel trasporto merci a zero emissioni, evidenziando sia i progressi compiuti che le sfide ancora aperte nel panorama logistico europeo.

I temi e i protagonisti del K-Expert Talk

Moderato da Ben Kraaijenhagen, Coordinatore Tecnico del progetto ZEFES, il dibattito si è articolato attorno a cinque sfide chiave: infrastrutture, normative, strumenti digitali, modelli logistici e integrazione intermodale.

Tra gli esperti intervenuti erano presenti Fernando Liesa (Segretario generale di ALICE), Maurice Loef (Direttore Linehaul, DPD Paesi Bassi), Rogier Laan (Presidente del Consiglio europeo dei trasporti, ETB), Iffet Türken (Membro del Consiglio di amministrazione, Kässbohrer), Marina Förch (Direttore commerciale, Primafrio), Gustaf Malmström (Responsabile vendite soluzioni Pilot Partner, Gruppo Scania) e Henrik Engdahl (Direttore sviluppo commerciale, Gruppo Volvo).

Tutti i relatori hanno concordato sulla prontezza tecnologica dei veicoli e dei rimorchi a zero emissioni (ZE), ma hanno anche sottolineato come l’assenza di un quadro normativo armonizzato – in particolare per l’omologazione dei rimorchi e la revisione della direttiva su pesi e dimensioni – rappresenti una delle principali criticità.

I casi d’uso reali del progetto ZEFES

Kässbohrer, in collaborazione con ZF, ha realizzato due veicoli elettrificati per due distinti casi d’uso reali nell’ambito del progetto ZEFES. Il primo è un semirimorchio intermodale e-curtainsider, operato da Scania tra Svezia e Paesi Bassi via strada e mare. Il secondo è un telaio elettrificato per container da 45 piedi, sviluppato per Volvo e DPD, progettato per combinazioni EMS1 lungo la tratta Eindhoven–Monaco.

“Questi casi dimostrano chiaramente che, nonostante l’elevato livello di avanzamento tecnologico dei veicoli, persistono colli di bottiglia significativi sia a livello operativo che normativo”, ha dichiarato İffet Turken, membro del Consiglio di Amministrazione di Kässbohrer. “L’armonizzazione delle normative su pesi e dimensioni è fondamentale, poiché le tratte attraversano quattro Paesi con limiti di peso consentiti che variano da 40 a 48 tonnellate. Inoltre, è importante sottolineare che questi e-trailer operano attualmente con permessi speciali, e che un processo standardizzato di omologazione europea per i rimorchi elettrificati non è ancora stato definito.”

“Stiamo passando dalla ricerca alla fase di implementazione”, ha sottolineato Fernando Liesa, Segretario Generale di ALICE. “Per rendere tutto questo realtà, è necessario che gli Stati membri supportino i progetti pilota, allineino gli incentivi e superino la frammentazione, soprattutto in materia di condivisione dei dati e omologazioni. Per scalare il trasporto merci a zero emissioni serviranno strumenti digitali, investimenti coerenti nelle infrastrutture e una visione che superi i confini nazionali.”

Rogier Laan, Presidente dell’ETB, ha invece sottolineato che, nonostante la crescente preparazione delle flotte, la mancanza di certezze sul valore residuo e sulla parità di costo lungo il ciclo di vita rappresenta ancora un ostacolo all’adozione dei veicoli a zero emissioni: “L’industria è pronta, ma persistono barriere significative legate alla certificazione e all’accesso alle tratte,” ha affermato. “La collaborazione tra costruttori, enti regolatori e operatori infrastrutturali è cruciale.”

La prospettiva dei costruttori: Volvo e Scania

Dal punto di vista di un costruttore di veicoli industriali, Henrik Engdahl di Volvo ha sottolineato l’importanza della collaborazione a lungo termine: “Per noi, la fase dimostrativa non rappresenta un traguardo, ma l’inizio di nuove catene del valore. Abbiamo riscontrato risultati positivi in termini di efficienza del veicolo e esperienza del conducente. Tuttavia, l’integrazione con le operazioni dei clienti rappresenta ancora un collo di bottiglia. La pianificazione della ricarica, la previsione dei costi energetici e la sincronizzazione dei dati con i sistemi di gestione delle flotte sono i prossimi passi fondamentali.”
Engdahl ha infine sottolineato la necessità di una maggiore cooperazione tra operatori del trasporto e i fornitori di infrastrutture di ricarica.

Gustaf Malmström, rappresentante di Scania al panel, ha illustrato nel dettaglio il caso d’uso dell’e-curtainsider intermodale sviluppato con Kässbohrer, che collega la Svezia e i Paesi Bassi: “La nostra dimostrazione tra Svezia e Paesi Bassi mette in luce cosa è possibile ottenere quando il trasporto marittimo è ben integrato”, ha dichiarato. “Tuttavia, per scalare questo potenziale, servono operazioni portuali fluide, infrastrutture di ricarica compatibili con i tempi di sosta delle navi e processi di omologazione che supportino i rimorchi elettrici nelle catene multimodali. La volontà c’è, ora serve un quadro normativo adeguato.”

Conclusioni e prossimi appuntamenti

In sintesi, il K-Talk ha rappresentato un momento di confronto autentico tra fornitori di tecnologia, operatori, regolatori e pianificatori infrastrutturali. Attraverso il contributo neutrale della piattaforma, attivamente impegnata nel progetto ZEFES, è emersa una visione condivisa e un chiaro invito a coordinarsi per accelerare l’adozione concreta del trasporto merci a zero emissioni.

Ben Kraaijenhagen, Coordinatore Tecnico del progetto ZEFES, ha invitato tutti gli stakeholder a partecipare al prossimo Stakeholder Symposium, che si terrà il 25 febbraio 2026 in Lussemburgo, in collaborazione con CFL Multimodal, per proseguire il dialogo sul futuro del trasporto merci a zero emissioni in Europa.

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