IVECO e Accenture insieme per migliorare la sicurezza stradale
Presentati i risultati di un progetto dedicato allo sviluppo di un software per la sicurezza stradale. La nuova soluzione, basata sulla tecnologia Vehicle-to-Everything, consente ai veicoli di comunicare tra loro, con le infrastrutture e con gli utenti della strada, migliorando l’efficienza del traffico e riducendo i rischi di incidenti.
Nell’ambito del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST. Qui il rapporto presentato da uno dei suoi Osservatori), IVECO – in collaborazione con Accenture – ha presentato i risultati di un progetto innovativo dedicato allo sviluppo di un software avanzato per la sicurezza stradale.
In cosa consiste il progetto Iveco-Accenture
La nuova soluzione, basata sulla tecnologia Vehicle-to-Everything, consente ai veicoli di comunicare tra loro, con le infrastrutture e con gli utenti della strada, migliorando l’efficienza del traffico e riducendo i rischi di incidenti. Al centro del progetto vi è la capacità del sistema di generare Collective Perception Messages, che aggregano e condividono dati provenienti da sensori e algoritmi di riconoscimento degli utenti vulnerabili della strada, creando una visione cooperativa dell’ambiente circostante.
Testato sull’eDaily, il veicolo commerciale leggero 100% elettrico di IVECO, il sistema sfrutta la piattaforma telematica del mezzo per realizzare la visione “Seeing the Unseen”, ovvero la possibilità di “vedere l’invisibile” e anticipare situazioni di rischio grazie alla connettività e all’intelligenza dei dati.
“Questa collaborazione rappresenta un passo importante nel nostro percorso verso una mobilità connessa e autonoma”, ha dichiarato Fabrizio Conicella, Global Head of Digital and Advanced Technologies di Iveco Group. “Il sistema V2X consente ai veicoli di diventare parte attiva di un ecosistema connesso, capace di percepire ciò che prima restava invisibile”.
Per Alberto Scaglione, Automotive & Mobility Lead di Accenture EMEA, “il software V2X di IVECO rappresenta un passo concreto verso una rete di mobilità cooperativa, in cui veicoli, infrastrutture e persone condividono informazioni in tempo reale per migliorare sicurezza ed efficienza”.
Come sottolinea Ferruccio Resta, Presidente di MOST, “l’adozione di tecnologie V2X e di intelligenza dei dati abilita una mobilità capace di prevedere anziché reagire, riducendo i rischi e rafforzando l’efficienza delle reti”.
La nuova soluzione sarà presentata in anteprima a “MOST 2025 – L’innovazione che unisce”, l’11 e 12 novembre a Roma, evento dedicato ai progetti e alle tecnologie improntate al futuro della mobilità sostenibile.