Una nuova indagine paneuropea condotta da Geotab, riferimento mondiale nelle soluzioni per veicoli connessi, rivela come gli autisti professionisti guardino con crescente favore alle tecnologie di bordo, purché orientate al supporto immediato e non al controllo.

I dati scaturiti dall’indagine di Geotab

L’87% dei conducenti europei preferirebbe sistemi di coaching vocale in tempo reale basati sull’intelligenza artificiale rispetto alla registrazione video dell’interno del veicolo. In Italia, la percentuale sale al 94%, la più alta del continente.
Lo studio – che ha coinvolto oltre 3.500 autisti in sette Paesi europei, di cui 500 italiani – mette in luce anche il delicato equilibrio tra privacy e protezione. Se da un lato il 92% degli intervistati europei manifesta preoccupazioni per le riprese in cabina, dall’altro la stessa quota accetterebbe l’uso delle telecamere qualora potessero dimostrare l’assenza di colpa in caso di incidente.

Gli autisti italiani riconoscono i vantaggi pratici delle dash cam, soprattutto per la gestione delle pratiche assicurative (44%), la dimostrazione di innocenza in caso di sinistro (43%) e il miglioramento dello stile di guida (43%). Tuttavia, restano timori legati alla possibile errata interpretazione dei filmati (38%), alla sfiducia da parte del datore di lavoro (36%) e alla tutela della privacy degli altri utenti della strada (32%).

Secondo Edward Kulperger, Senior Vice President EMEA di Geotab, “i conducenti sono pragmatici e lungimiranti. L’idea che siano contrari alla tecnologia è superata: il loro livello di accettazione cresce quando comprendono i reali vantaggi delle nuove soluzioni”.

Infine, quasi il 70% dei conducenti si dichiara favorevole a tecnologie che migliorano le proprie prestazioni, mentre il 67% sostiene l’uso dei video a fini formativi, purché in un’ottica costruttiva e collaborativa.

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