Il 60% degli autisti europei guida regolarmente in uno stato di stanchezza. Più di un camionista su due ha sentito il bisogno almeno una volta di accostare a causa della stanchezza, ma non ha potuto farlo.

I dati elaborati da uno studio dell’ETF – la federazione europea dei lavoratori dei trasporti – evidenziano quanto le condizioni di lavoro rendano pericolose le strade europee non solo per gli autotrasportatori ma per tutti i cittadini (sul tema della sicurezza e dei controlli leggi anche: Roadpol, i risultati della campagna controlli su camion e autobus in 29 Paesi).

Per questo motivo la Uiltrasporti ha convintamente aderito alla giornata, promossa per domani 21 giugno, dall’ETF contro la stanchezza degli autisti.

“Da tempo chiediamo ad aziende e istituzioni – commenta la Uiltrasporti – migliori condizioni di lavoro compresi orari equi e pause adeguate per diminuire la stanchezza e aumentare la sicurezza. Orari di lavoro prolungati, basse retribuzioni, scarsa qualità dei risposi, rendono il lavoro degli autotrasportatori particolarmente stressante e pericoloso e la situazione è ancora più grave per le lavoratrici del settore che necessitano di maggiore protezione, un giusto bilanciamento tra lavoro e vita privata, servizi igienici e strutture di riposo attrezzate e un ambiente di lavoro inclusivo. Gli autisti – conclude la Uiltrasporti – hanno bisogno di riposo e di aree attrezzate per poter svolgere il proprio lavoro in modo sicuro e dignitoso e non smetteremo di sensibilizzare istituzioni, aziende e opinione pubblica su questo tema perché la dignità dei lavoratori, la loro sicurezza e quella di tutti i cittadini sulle strade è una priorità”.

A questo link è possibile scaricare il report elaborato dall’ETF “La stanchezza del conducente nel trasporto stradale europeo”.

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